“Al contadino non far sappere quant’è bono l’equino con le pere!”
“Io vi dico, sbabbari, che noi Roma la raderemo al suolo, noi Roma la metteremo a carne e pesce.”
“Potremm' mangià, chessò, pollo, potremm' mangià dain', cevv', alce, shtruzzo, 'alceshtruzzo.”
“Chi è lo re?”
“- Attila: Sapete voi qual è dei romani la città diciamo più grassuttella, diciamo più preputente, la più grossa?- Sbabbari: Roma!- Attila: Bravi, 'nduinato... Romani-Roma, pe' forza, ci potevo anche arrivare da solo... ma volevo vedere se lo sapevate!”
“Dove passo io non cresce più l'ebba.”
“- Maga Columbia: Sarà chiamato Attila, il flagello di Dio!- Ardarico: Attila, il fratello di 'ddio!- Maga Columbia: Flagello, non fratello!- Ardarico: Fratello, cuggino... Molto amico di 'ddio!”
“Stiamo calmi un cazzoscusa! Siamo tagliati fuori dal conflitto bellico! Come comunichiamo con l'esterno? Coi segnali di fumo?”
“Diavoloporco, torniamo in prima linea! Torniamo dove succede qualcosa!”
“Cos'hai mangiato, il pollo con le mani che ti rimane attaccato il cilum alle dita? Dai, fai girare!”
“Se vuol parlare al comandante deve entrare sennò sta fuori e non parla.”
“Meglio un pollo morto che un soldato.”
“Siamo stati aggrediti dai polli greci.”
“So' diabolico nell'amplesso, sprupurziunato per quello che riguarda le dimensioni di sesso! E se trovo la donna adatta..me la ciuccio come n'aragosta.”
“Tra lo specchio e la donna c'è questa differenza: che lo specchio riflette senza parlare, mentre la donna parla senza riflettere.”