“- Attila: Sapete voi qual è dei romani la città diciamo più grassuttella, diciamo più preputente, la più grossa?- Sbabbari: Roma!- Attila: Bravi, 'nduinato... Romani-Roma, pe' forza, ci potevo anche arrivare da solo... ma volevo vedere se lo sapevate!”
“Un esercito confuso conduce all'altrui vittoria.”
Un sovrano può danneggiare il suo esercito in tre modi. Non sapendo che le truppe non possono muoversi, ordina di avanzare. Non sapendo che le truppe non possono ritirarsi, ordina la ritirata. Questo è ciò che si dice “mettere in difficoltà un esercito”. Senza conoscere le situazioni interne delle tre armate, interviene nella loro amministrazione, confondendo gli ufficiali.
“Un esercito senza equipaggiamento è perduto. Senza grano e cibo è perduto. Senza rifornimenti è perduto. Perciò, se non conosci i piani dei sovrani vicini, non puoi stringere alleanze con loro. Se non conosci la forma delle montagne e delle foreste, dei burroni e delle gole, delle paludi e degli acquitrini, non puoi mobilitare l’esercito. Se non ricorri alle guide locali, non puoi sfruttare il vantaggio del terreno. E così, nelle operazioni militari ci si basa sull’astuzia, si agisce a seconda delle circostanze, si operano trasformazioni dividendo e unendo.”
“Si attacca con la forza frontale, ma si vince con quelle laterali.”
“Lo scopo della creazione di un esercito è arrivare all'assenza di forma. La vittoria in guerra non è ripetitiva, ma adatta incessantemente la sua forma. Una forzamilitare non ha una formazione costante, l'acqua non ha una forma costante: la capacità di ottenere una vittoria cambiando e adattandosi a seconda dell'avversario è chiamatagenio.”