“I teologi trattano gli uomini come fanciulli, che non fanno mai obiezioni sulla veridicità dei racconti che ascoltano.”
I devoti, incapaci di accusare Dio di malvagità, si abituano a considerare i più duri colpi della sorte come prove indubbie della bontà celeste. Se sono immersi nel dolore, si ordina loro di credere che Dio li ama, che Dio li protegge, che Dio vuol metterli alla prova. Così la religione è arrivata a mutare il male in bene! Un incredulo diceva giustamente: "Se il buon Dio tratta così quelli che ama, lo prego con tutto il cuore di non pensare a me".
“Per disilludere quanto all'utilità delle credenzereligiose, basta aprire gli occhi e considerare qual è il comportamentomorale nei popoli più sottomessi alla religione. Vi scorgiamo tirannisuperbi, ministri oppressori, cortigiani perfidi, innumerevoli truffatori di denaropubblico, magistrati senza scrupoli, imbroglioni, adultere, libertini, prostitute, ladri e manigoldi di ogni sorta, i quali non hanno mai dubitato né dell'esistenza di un Dio punitore e remuneratore, né dei supplizi dell'inferno, né delle gioie del paradiso.”
“Se Dio è dappertutto, è anche in me, agisce con me, sbaglia con me, offende Dio con me, combatte con me l'esistenza di Dio.”
“L’uomo è l’opera della natura, esiste nella natura, è sottomesso alle sue leggi, non può affrancarsene, non può, anche con il pensiero, uscirne; vanamente il suo spirito vuole slanciarsi al di là dei limiti del mondosensibile, è sempre costretto a rientrarvi.”
“Chiunque accetterà di consultare il buon senso sulle credenzereligiose, si accorgerà facilmente che tali credenze non hanno alcun solido fondamento; che ogni religione è un castello in aria; che la teologia non è che l'ignoranza delle cause naturali ridotta a sistema, nient'altro che un vasto tessuto di chimere e di contraddizioni.”
“La saggezza non è nulla se non conduce alla felicità.”
“In verità, adorare Dio significa adorare le finzioni del proprio cervello, o, meglio ancora, non adorare nulla.”
“La vanitàumana fece sua, senza dubbio, un’ipotesi che sembrava distinguere l’uomo da tutti gli altri esseri fisici, attribuendo alla nostra specie la prerogativa di un’indipendenza totale che, per poco che si rifletta, avvertiremo impossibile.”
“Le credenzereligiose degli uomini di ogni paese sono antichi e durevoli relitti dell'ignoranza, della crudeltà, dei terrori e della ferocia dei loro antenati.”
“Ignoranza e paura, ecco i due sostegni di tutte le religioni. L'incertezza in cui l'uomo si trova in rapporto al proprio Dio è precisamente il motivo che lo tiene aggrappato alla sua religione.”
“Gli uomini si inganneranno sempre quando abbandoneranno l’esperienza per sistemi partoriti dall’immaginazione.”
“Se torniamo alle origini troveremo che gli dei sono stati creati dalla paura e dall'ignoranza; che il capriccio, l'entusiasmo, o la menzogna li hanno adornati o deformati; che la debolezza li ha idolatrati; che la credulità li ha preservati, e che le usanze, il rispetto e la tirannia li hanno sostenuti per poter fare in modo che la cecità degli uomini servisse i loro propri interessi.”
“Gli uomini, in tutti i paesi, hanno adorato dèi bizzarri, ingiusti, sanguinari, implacabili, di cui non osarono mai esaminare i diritti. Questi dèi furono dappertutto crudeli, dissoluti, parziali; rassomigliarono a quei tiranni sfrenati che si prendono impunemente giuoco dei loro sudditi infelici, troppo deboli o troppo ciechi per resistere loro o per sottrarsi al giogo che li opprime.”
“La religione, in ogni epoca, non ha fatto che riempire lo spiritoumano di tenebre, e mantenerlo nell'ignoranza dei suoi veri rapporti, dei suoi veri doveri, dei suoi veri interessi. Solo mettendo in fuga le sue nebbie e i suoi fantasmi scopriremo le fonti della verità, della ragione, della morale, e i motivi reali che devono condurci alla virtù.”