“Gli Avari erano grandi e grossi e d’animo fiero, e Iddio li sterminò, e tutti quanti morirono, e non ne è rimasto nemmeno uno.”
“Tutti i leader dell’impero ottomano erano nati cristiani ed erano figli di povera gente.”
“L’idea che i pascià, i visir e gli ammiragli, nei loro sontuosi palazzi di Costantinopoli, da dove governano un impero, siano tutti figli di pastori sconvolge gli osservatori europei.”
“Governo di Popolo significa che al vertice del comune c’è una giunta di sei priori.”
“Il duca di Borgogna è all’opposizione, ha giocofacile nel sostenere che tutto va male e che bisognerebbe fare le riforme. Ecco il programma del duca: primo, sopprimere totalmente le imposte; secondo, ridurre il numero dei funzionari pubblici; terzo, impiccare i finanzieri corrotti. La gente è entusiasta.”
“I visir di Solimano comprano continuamente in Europa, di solito attraverso Venezia, occhiali, orologi, mappe, tutte cose che l’impero non produce.”
“Nella società dell’impero ottomano non c’è niente che temperi la volontà assoluta del sultano, non ci sono forze organizzate o corpi, come si diceva nell’Occidente moderno: non c’è una Chiesa, non c’è l’università, non i comuni urbani, e non c’è una nobiltà. Il risultato è una società al tempo stesso più aperta al talento e più esposta alla tirannia.”
“Quello dei suoi figli che riesce a impadronirsi del potere fa uccidere tutti i suoi fratelli.”
“La maggior parte dei raiss che comandavano le galere corsare di Algeri non erano turchi di nascita, ma cristiani rinnegati. Capitava che qualcuno fosse ricatturato e allora lo portavano davanti al tribunale dell’Inquisizione, e ci sono rimasti i verbali dei processi. Sappiamo che alcuni di loro diventavano addirittura pascià e ammiragli. Poteva capitare che un poveropescatore calabrese o il figlio d’un corsaro genovese catturato da ragazzo diventasse, alla fine della sua vita, kapudan pascià, comandante della flotta del sultano.”
“Franchi in origine significava semplicemente «i coraggiosi», e più tardi volle dire «i liberi».”
“I poveri, che dal re non ricevono alcun emolumento, sono obbligati a pagare. I funzionari pubblici, segretari, tesorieri e giudici sono nominati per amicizia, per clientela.”
“Le autorità locali dovevano impedir loro di vagabondare e soprattutto di predicare alla gente, e se davvero dovevano far penitenza, che la facessero lavorando invece di andare in giro inutilmente.”
“I grandi mercanti e i grandi finanzieri hanno capito presto che a loro conveniva mettersi con i nobili, sposare le loro figlie e partecipare ai loro tornei, costruirsi palazzi e torri.”
“La maggior parte dei cavalieri sono gentiluomini che possiedono terre, servitori, cavalli, ma sono al servizio di qualcuno: di un principe o di un castellano, cavaliere anch’egli, ma di rango superiore. Il signore incarna l’autorità pubblica: mantiene l’ordine, riscuote le imposte, amministra la giustizia.”
“Non è il molto quello che s'apprezza; è il buono. I libri sono come le anime, la cui grandezza non si misura dalla mole del corpo, ma dalla nobiltà degli spiriti.”