“Nella società dell’impero ottomano non c’è niente che temperi la volontà assoluta del sultano, non ci sono forze organizzate o corpi, come si diceva nell’Occidente moderno: non c’è una Chiesa, non c’è l’università, non i comuni urbani, e non c’è una nobiltà. Il risultato è una società al tempo stesso più aperta al talento e più esposta alla tirannia.”