“Ogni omo desidera far capitale per dare a' medici, destruttori di vite. Adunque debbono esser ricchi.”
“Non si dimanda ricchezza quella che si può perdere. La virtù è vero nostro bene ed è vero premio del suo possessore: lei non si può perdere, lei non ci abbandona, se prima la vita non ci lascia. Le robe e le esterne devizie sempre le tieni con timore, ispesso lasciano con iscorno e sbeffato il loro possessore, perdendo lor possessione.”
“Ciò che tu guadagni che non serve alla vita tua è in man d'altri senza tuo grado.”
“Scienzia: notizia delle cose che sono possibile presente e preterite. Prescenzia: notizia delle cose ch'è possivine che possin venire.”
“Non si debba desiderare lo impossibile.”
“Perché si vede più certa la cosa l'occhio ne' sogni che colla immaginazione stando desto.”
“Dolor è salvamento dello strumento.”
“Salvatico è quel che si salva.”
“Medicina è ripareggiamento de' disequalati elementi; Malattia è discordanza d'elementi fusi nel vitale corpo.”
“Felici fien quelli che presteranno orecchi alla parola dei morti: leggere le buone opere e osservarle.”
“O speculatore delle cose, non ti laldare di conoscere le cose che ordinariamente per sé medesima la natura conduce. Ma rallegrati di conoscere il fine di quelle cose che son disegniate dalla mente tua.”
Io so molto bene che dato che sono analfabeta alcune persone presuntuose potranno pensare di avere il diritto di criticarmi, dicendo che sono un uomo incolto. Che stupidisciocchi! Non sanno che potrei rispondere loro come Mario fece coi patrizi Romani: "Coloro che si vantano per le fatiche di altri uomini, pretenderanno di sfidare le mie?".
“L'uomo ha grande discorso, del quale la più parte è vano e falso. Gli animali l'hanno piccolo, ma è utile e vero. È meglio la piccola certezza che la grande bugia.”
“I' ho tanti vocavoli nella mia lingua materna, ch'io m'ho più tosto da dolere del bene intendere delle cose, che del mancamento delle parole, colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.”
“I sensi sono terrestri, la ragione sta for di quelli quando contempla.”