“I' ho tanti vocavoli nella mia lingua materna, ch'io m'ho più tosto da dolere del bene intendere delle cose, che del mancamento delle parole, colle quali io possa bene esprimere il concetto della mente mia.”
“Noi siamo ciò che i nostri pensieri hanno fatto di noi; perciò fate attenzione a ciò che pensate. Le parole sono secondarie, i pensieri vivono, viaggiano lontano. Se pensate a un disastro, lo vedrete; rimuginate sulla morte e affretterete la vostra dipartita.”
“Egli replicò che dovevo aver torto, cioè dicevo la cosa che non era.[Nella loro lingua non c'è nessuna parola per indicare la menzogna o la falsità].”
“Parole giuste al posto giusto, questa è la vera definizione di stile.”
“Credo che i testi, nelle canzoni, siano molto importanti, e credo anche molto nell'opportunità che il testo della canzone sia sfumato, articolato, favolistico, e si presti insomma a più significati - ma d'altra parte mi piacciono anche le canzoni semplici e immediate.”
Quando persone imprigionate in un ospedale psichiatrico parlano di "stupro" e di "assassinio", esse impiegano figure retoriche inappropriate che ne dimostrano i disturbi del pensiero; quando invece gli psichiatri chiamano le loro prigioni "ospedali", i loro prigionieri "pazienti" e "malattia" il loro desiderio di libertà, non stanno impiegando figure retoriche, ma stanno esponendo fatti obiettivi.