La decrescita è uno slogan politico con implicazioni teoriche, una "parolabomba", come dice Paul Ariès, che vuole far esplodere l'ipocrisia dei drogati del produttivismo.
“Oggi ripetiamo che non ci sono più valori. Al contrario ce ne sono troppi... Forse è proprio questa l’altra faccia del relativismo postmoderno. L’inflazione di valori annacquati li rende inefficaci, e in questo modo si va verso l’ascesa dell’insignificanza. Senza legittimazione fondata su valori condivisi, rimangono soltanto i rapporti di forza, la realizzazione del mito originario dell’Occidente moderno: homo homini lupus.”
“L’identificazione del desiderio con il consumo, entrambe frutto di una perversione del desiderio, ricerca un oggetto introvabile.”
“La nostra società ha legato il suo destino a un'organizzazione fondata sull'accumulazione illimitata. Questo sistema è condannato alla crescita. Non appena la crescita rallenta o si ferma è la crisi, il panico.”
“Quando la finitezza della condizione umana è percepita come alienazione e non come fonte di senso, si perde qualcosa di infinitamente prezioso in cambio del perseguimento di un sogno puerile.”
“Una condizione stazionaria del capitale e della popolazione non implica affatto uno stato stazionario del prodottoumano. Resterebbe più spazio che mai per ogni specie di culturaintellettuale, e per il progressomorale e sociale; e altrettanto spazio per perfezionare l’arte di vivere, con una probabilità molto maggiore di migliorarla, una volta che le menti degli uomini non fossero più ‘assillate’ dalla gara per la ricchezza.”
“L’Inghilterra ha utilizzato metà delle risorse del pianeta per raggiungere l’attuale stadio di sviluppo. Quante ne occorrerebbero all’India per arrivare allo stesso livello?”
“La conoscenza è un bene collettivo, un’acqua della giovinezza alla quale ci possiamo abbeverare tutti senza suscitare la minima frustrazione nell’altro. La felicità è la sola cosa che si è sicuri di avere quando la si è data. È il godimento di quello che non si compra.”
“Se la crescita producesse automaticamente il benessere, dovremmo vivere in un vero paradiso da tempi immemorabili. E invece è l'inferno che ci minaccia.”
“A rigore, sul pianoteorico si dovrebbe parlare di acrescita, come si parla di ateismo, più che di decrescita. In effetti si tratta proprio di abbandonare una fede o una religione, quella dell'economia, del progresso e dello sviluppo, di rigettare il cultoirrazionale e quasi idolatra della crescita fine a se stessa.”
“Economizzare un kilowattora costa due volte meno che produrlo.”
“La rivoluzione significa l’ingresso della gran parte della comunità in una fase di attività politica, e cioè istituente. L’immaginario sociale si mette al lavoro e si impegna esplicitamente nella trasformazione delle istituzioni esistenti.”
“La scelta volontaria di una società della decrescita rappresenta una sfida che vale la pena di cogliere per evitare un brutale e drammatico regresso.”
Siamo diventati dei "tossicodipendenti" della crescita.
“Il destino del mondo e dell’umanità dipende in larghissima parte dalle decisioni dei dirigenti cinesi.”