“Pittori, siate ricchi piuttosto che poveri.”
“Matisse: trionfo del gustoborghese e della promiscuità.”
“Kandinsky? È ineluttabile, non ci potrà mai essere un pittorerusso. Kandinsky avrebbe potuto fare dei magnifici manici di bastone.”
“Braque è una merda!”
“Cominciate a disegnare e a dipingere come gli antichi maestri, poi fate come volete − sarete sempre rispettati.”
“Aragon: tanto e tanto arrivismo per un così modesto arrivo.”
“Breton: tanta e tanta intransigenza per una così piccola decadenza.”
“Braque e io − come Voltaire con il buon Dio − ci salutiamo, ma non ci parliamo!”
“Eluard: tanta e tanta confusione per restare così puro.”
“Kandinsky? È ineluttabile: non potrà mai esserci un pittorerusso. Kandinsky avrebbe potuto fare dei meravigliosi manici per bastone in smalto cloisonné, come quello che uso, regalatomi da Gala per natale.”
“La droga sono io.”
“Piero della Francesca: trionfo della monarchia assoluta e della castità.”
Pollock: il "marsigliese" dell'astratto. È il romantico delle feste galanti e dei fuochi d'artificio, come lo fu il primo macchiaiolo sensuale: Monticelli. Non è scadente come Turner. Perché è ancora più inesistente.
“René Crevel: con il trotzkismo bonapartista, si renecrevellerà.”
“Se uno ha stile o meno, lo si riconosce subito. Il tappeto dev'essere sempre intonato alle palpebre.”