“- A chi scrivi quella lettera? – chiese un giorno un monaco a un fratello.- Ad abba Serapione – rispose costui.- Ma perché la scrivi così lentamente?- Tu non sai con quanta lentezza legga il buon abate…”
“- Mentre noi osserviamo il silenzio, il mondo è tutto una chiacchiera – meditava un giorno un monaco. Un confratello gli rispose:- Anche se il mondo stesse in silenzio, se la gente parlasse solo di cose di cui s’intende…”
“- Ci sono uomini che vivono di desiderio - dissero un giorno ad abba Serapione. - Come te lo spieghi?Rispose il santoabate:- Il desiderio, per molti uomini, è tutto quanto posseggono, tutto ciò che serve loro per dimenticare che non posseggono nulla.”
“Chiese un novizio ad abba Morelos:- Perché la regola c’impone tanti periodi di silenzio?Rispose il santoabate:- Perché il silenzio è la dieta dell’anima.”
“- Qual è la miglior locanda del paese, fratello? – chiese un viandante a un anziano che stava sulla soglia della sua cella.- Ce ne sono due, fratello. Ma in qualunque delle due andrai, rimpiangerai di non essere andato nell’altra…”
“I padri del deserto lavoravano molto. Ma talvolta qualcuno era un po’ pigro. Così un giorno il grande Daniele disse a un giovanemonaco che stava in ozio:- Mi raccomando, fratello: se vedi uno che riposa, aiutalo!”
Abba Saffo, che era la semplicità in persona, quando il Vescovo di Alessandria fu ospite del suo monastero, fece servire al prelato uno spezzatino di lepre.- “Ottima, e cucinata con grande amore” – disse il Vescovo.- “Oh, quanto a questo, sì. Era il mio gatto preferito”.
“- Ho un pensiero che mi perseguita – confidò un monaco a un fratello. – Sono sicuro che morirò quest’anno.Gli rispose costui:- Le idee fisse sono come dei crampi, per esempio al piede. Il sistema migliore per farle sparire è camminarci sopra.”
I padri del deserto amavano molto lodare Dio con i loro canti e le loro salmodie. Di un fratello disse un giorno abba Ilarione: “Ha una voce così dolce che attira le mosche”.
“Un giovane del mondo venne un giorno da Abba Arsenio per un consiglio:- Voglio fare il medico, abba, ma non so se studiare per curare gli occhi oppure i denti.L’anziano rispose:- Fare il medico è sempre cosa buona. Ma non dimenticare che gli occhi sono due mentre i denti…”
“Disse un padre: Il silenzio è il più bel gioiello della donna. Per questo lo sfoggia raramente. ”
“- È talmente brutto il mondo – disse un fratello a un anziano – che a volte mi sento brutto anch’io.Rispose l’anziano:- Se hai un brutto muso non incolpare lo specchio…”
“Leggi troppo – fu il rimprovero che abba Filone rivolse un giorno a un novizio. – Bada di non essere come coloro che leggono per essere dispensati dal pensare.”
“Due padri s’incontrarono in pieno deserto. Dopo essersi fatti le metanìe, uno disse all’altro:- Perdona la mia indiscrezione, fratello, ma tu, un tempo, non abitavi ad Antiochia?- Non sono mai stato ad Antiochia.- Neanch’io.- Allora deve trattarsi di due altri fratelli.”
“L’abate di un monastero rampogna un giovane novizio:- Sei talmente pigro che mi ricordi l’altro gallo del nostro pollaio.- Perché, ce ne sono due?- Si. Il primo canta ogni mattina. Il secondo, con un cenno del capo, si limita ad approvare.”