“Questo ho sentito dire dal Sublime, dal Santo: queste tre specie di uomini, o bhikkhu [monaci buddisti], si trovano al mondo. Quali tre? Quello simile alla siccità, quello che piove in una sola regione, e quello che piove dappertutto...”
“Diffida del bue davanti, della mula dietro, del monaco da tutte le parti.”
“La soluzione al problema della sovrappopolazione è... più monaci.”
“Io sono solo un semplice MonacoBuddista - niente di più, niente di meno.”
“I monaci facevano l’arte di Michelasso: mangiare, bere e andare a spasso.”
“La vita claustrale è una vita da fanatici o da ipocriti.”
“Diversa è la strada del monaco. L’obbedienza, il digiuno e la preghiera sono persino oggetto di scherno, ma la via verso la vera, autentica libertà passa inevitabilmente attraverso di essi: recido io stesso le esigenze superflue e inutili, sottometto la mia volontà fiera e ambiziosa, la umilio con l’ubbidienza e, con l’aiuto di Dio, raggiungo la libertà dello spirito, e con essa la letizia spirituale!”
“La credulità [dei monaci] degradò e viziò le facoltà mentali: essi corruppero l'evidenza della storia; e la superstizione gradualmente spense la luce ostile della filosofia e della scienza.”
“Gli studi monastici hanno avuto la tendenza, per la maggior parte, ad addensare, piuttosto che a dissipare, le nubi della superstizione.”
“[Tutte] le virtù virili furono oppresse dal regno servile e pusillanime dei monaci.”
“Il piacere e il senso di colpa nella lingua dei monaci sono sinonimi, ed essi scoprirono, con l'esperienza, che i rigidi digiuni, e la dieta astemia, sono le barriere più efficace contro i desideri impuri della carne.”
“La pace della chiesa orientale venne guastata da uno sciame di fanatici [i monaci], incapaci di paura, o ragione, o umanità, e le truppe imperiali riconobbero, senza vergogna, che avevano molto meno timore di un incontro con i feroci barbari.”
“Molti padri del deserto vissero a lungo, anche più di cent’anni. Abba Isaia fu uno di questi. Il giorno del suo centesimo anniversario lo venne a trovare un fratello molto più giovane che gli disse:- Sono venuto a felicitarmi con te, abba, per i tanti anni che hai vissuto. E spero proprio, l’anno prossimo, di festeggiare con te il tuo centunesimo compleanno.- Lo spero anch’io – gli rispose l’anziano – poiché la tua salute mi pare ottima.”
“Un giovane, fattosi monaco senza vocazione, decise una sera di fuggire dal convento. Calatosi dalla finestra della sua cella in piena notte, ebbe la fortuna di vedere un cammelliere vagare nei paraggi.- Presto, conducimi ad Alessandria! Ti pagherò bene! – gli fece salendo in groppa all’animale.Giunto finalmente in città, chiese al cammelliere:- Quanti denari ti debbo?Rispose il cammelliere:- Non mi devi niente. Ha già pagato abbondantemente il tuo priore.”
“Abba Ilarione andò un giorno ad Alessandria per parlare con un grande uomo del governo, a cui voleva fare gravi rimproveri. Ma gli uomini di guardia non lo volevano far entrare. Abba Ilarione protestò a gran voce, e apparve allora il cerimoniere. Costui, non appena vide il monaco, disse:- Abba, il nostro signore non ti può assolutamente ricevere. Sta facendo il bagno.Disse allora l’anziano:- Dov’è il problema? Io so nuotare.”