“L’abate di un monastero rampogna un giovane novizio:- Sei talmente pigro che mi ricordi l’altro gallo del nostro pollaio.- Perché, ce ne sono due?- Si. Il primo canta ogni mattina. Il secondo, con un cenno del capo, si limita ad approvare.”
“Chi s'attrista pensando all'ozio, non può essere ozioso, e desto è colui che crede di dormire.”
“La scienza può aver trovato la cura per molti mali; ma non ha trovato rimedio per il peggiore di tutti - l'apatia degli esseri umani.”
“Un monaco si lamentava del cammello del monastero. Un anziano gli disse:- Anche se è pigro, lavora pur sempre otto giorni senza bere. Quanti uomini del mondo bevono, e poi stanno otto giorni senza lavorare…”
“Di due eremiti, uno era attivo ed energico, l’altro pigro e indolente. Il secondo passò un giorno accanto alla capanna del primo e vi vide intorno un orto magnificamente coltivato. Disse allora il secondo:- Che splendore riesce a fare la mano dell’uomo, con l’aiuto di Dio!Rispose il primo:- Detto fra noi, avrei voluto che tu avessi visto in che stato era ridotto questo terreno quando il Buon Dio era il solo ad occuparsene!”
“Due anziani del deserto di Scete parlarono un giorno – dopo aver taciuto per molti mesi – di un monaco che era particolarmente pigro.- Mi ricorda – disse il primo – un gallo che avevo tempo fa. Era così pigro che, all’alba, aspettava sempre che un altro gallo cantasse; lui, chinava la testa in segno di approvazione.- A me – disse il secondo – ricorda un cane ancora più pigro: le sue pulci dovevano grattarsi da sole...”