“Chiese un giorno un anziano a un altro anziano:- Fratello, sai chi è che parla con abba Filemone nella sua cella?- Non lo so. Dalla voce mi sembra una faccia nuova.”
Un anziano disse: “È tanto facile ingannarsi senza accorgersene quanto è difficile ingannare gli altri senza che se ne accorgano”.
“Un padre del deserto di Scete, benché fosse uomo di grande preghiera, temeva molto la morte. Un giorno chiese consiglio ad un anziano, il quale gli disse:- C’è molta differenza fra la tomba e la latrina?No. Quando bisogna andarci, bisogna andarci.”
“- Abba – disse un giorno un monaco al suo abate – mi dispiace di peccare contro la carità, ma fratello Zorante è davvero stupido!- Non usare questa parola; dì piuttosto che la sua ignoranza ha delle lacune.”
“Un giorno un monaco disse a un confratello:- Il pensiero di abba Melitone mi pare terribilmente astratto.Gli rispose l’altro:- Quanti hanno pensieri astratti solo per sembrare profondi!”
“Abba Giovanni diceva: Non è ciò che mangiamo a nutrirci, ma ciò che digeriamo. Non è ciò che guadagniamo ad arricchirci, ma quello che risparmiamo. Non è la fede che professiamo a santificarci, ma quella che mettiamo in pratica.”
“Un uomo maligno venne un giorno a tormentare un anziano con le sue sciocche domande:- Davvero credi possibile, tu così intelligente, che Giona abbia potuto restare in vita per tre giorni nella pancia della balena?- Non so. Comunque lo chiederò a lui stesso quando lo vedrò in paradiso.- E se per caso è all’inferno?- Allora glielo chiederai tu…”
Un anziano disse: “Bisogna far morire l’orgoglio senza ferirlo. Se lo si ferisce, non muore”.
“A una gran dama di Smirne venuta a chiedergli di accogliere nel suo monastero il suo giovane figliolo, abba Nibias domandò:- Che cosa vorrebbe realmente fare il tuo ragazzo?- In realtà, vorebbe dedicarsi all’agricoltura.- E cosa sta facendo adesso?- Vegeta.”
“Un anziano disse: Chi ti ha offeso, difficilmente riuscirà a perdonarti. Un altro anziano disse: Se rifiuti una lode, è forse perché desideri riceverne due.”
“- Abba, in parlatorio c’è un mendicante e un ricco che è venuto a fare una donazione.- Fa’ entrare il mendicante. Preferisco un uomo senza denaro al denaro senza un uomo.”
“Il grande Pacomio stava dettando la sua Regola a un giovanemonaco scrivano. Al termine di un passo, chiese al fratello di fargli leggere lo scritto. Ebbe allora un lieve moto di stizza.- Perché ti sei rabbuiato, abba? – domandò il giovanemonaco.- Perché io ti ho dettato una cosa, tu ne hai capito un’altra e ne hai scritto una terza.”
“Abba Serapione, avendo perduto la memoria, si reca ad Alessandria a farsi visitare da un celebre medico. Al suo ritorno i monaci gli si affollano intorno.- Che ti ha fatto il medico per la tue memoria? – gli chiedono ansiosi.- Mi ha fatto pagare in anticipo.”
“Al celebre studio teologico di Damasco un giovane novizio è in difficoltà. Il teologo che lo esamina osserva:- Vedo che la mia domanda t’imbarazza.- Non è la domanda che m’imbarazza. È la risposta.”
“Un fratello disse a un anziano:- Io, per quanto mi riguarda, parlo quando penso.- Sì – rispose l’amabileanziano – ma più spesso…”