“Chiese un giorno un giovanemonaco a un anziano:- Abba, che cos’è l’orgoglio?- È dire tra sé e sé: Provare che ho ragione sarebbe riconoscere che posso aver torto.”
“Durante il capitolo tenutosi in un monastero di Scete, di fronte all’infinità delle opinioni e delle discussioni, un monaco disse:- Se i figli d’Israele avessero avuto come guida un capitolo, piuttosto che Mosé, sarebbero ancora in Egitto.”
“Un anziano disse: Le donne oneste sono inconsolabili a causa delle colpe che non hanno commesso.”
“Un monaco al suo anziano:- Io cerco sempre di fare del mio meglio, abba, ma la mia coscienza mi rimprovera continuamente…Gli rispose l’anziano:- Dovresti fortificare il tuo carattere!Gli obiettò il monaco:- Non potrei invece indebolire un po’ la mia coscienza?”
“Un terribile predone del deserto, ferito a morte, mandò a chiamare abba Serafino:- Abba, soffro come un dannato!Il monaco, stupito:- Di già?”
“Abba Michele chiese un giorno ai suoi novizi:- Se io intervenissi a difesa di un asino maltrattato da un contadino, a quale precetto obbedirei?- Ama il tuo prossimo come te stesso.”
“Due fratelli vivevano nella medesima cella. Un giorno li venne a trovare un anziano, di età veneranda. Quando partì un fratello disse:- In verità, non gli darei settant’anni.- Tanto più – rispose l’altro – che se glieli dessi, li rifiuterebbe.”
“L’igumeno di un monastero di Siria scrisse a un igumeno di un monastero di Egitto: È venuto a vivere nel mio monastero un fratello dal nome Eulalio che era prima presso di te. Dimmi, ti prego, se ha un carattere stabile.Ricevette questa breverisposta: Assolutamente immobile.”
“A un giovanemonaco che voleva ritirarsi in un eremo per tutta la vita, abba Macario disse: Non costruire un muro sinché non sai fino in fondo che cosa metti dentro e che cosa lasci fuori.”
“Un monaco disse un giorno ad alta voce:- Io mi astengo dal peccato perché…- Alt! – lo interruppe il santo abba Isaia. – I motivi per cui ci asteniamo dal peccato sono a volte più vergognosi del peccato stesso.”
“Un monaco perennemente inquieto chiese un giorno al suo abate di poter andare a consultare un celebre eremita. - Va’ pure – gli rispose l’abate. – Bada però che il consultarlo non sia chiedergli di essere del tuo parere.”
“Abba Prudenzio, a un monaco che gli diceva il suo amore appassionato per la vita monastica, fece quest’osservazione:- Attento! Basta a volte amare un po’ meno quel che si ama per evitare di odiarlo!”
- "Se non vedi, perché tieni una lanterna accesa accanto a te?" – chiesero a un anzianocieco, seduto ai bordi di una strada, alcuni fratelli.- "Perché i passanti, la notte, non urtino in me".
“Un monaco al suo anziano:- Com’è possibile trovare un po’ di sollievo in questa valle di lacrime?L’anziano gli rispose:- Basta non avere troppa memoria per ciò che riguarda il passato, né troppa immaginazione per quanto riguarda il futuro.”
“Un pagano, noto per la sua avarizia, vuole convertirsi al cristianesimo e si reca in un monastero:- Il mio nome è Giosuè Berhsan e vorrei esserebattezzato – dice all’abate.- Con quale nome? – gli chiede il santomonaco.- Giovanni Battista.- È un nome un po’ impegnativo. Perché lo hai scelto?- Per non dover cambiare le iniziali della nostra biancheria.”