- "Se non vedi, perché tieni una lanterna accesa accanto a te?" – chiesero a un anzianocieco, seduto ai bordi di una strada, alcuni fratelli.- "Perché i passanti, la notte, non urtino in me".
“Sentì che la notte aveva cangiato odore: era un odore leggero, fresco.”
“Dai finestrini aperti dell’auto gli arrivavano gli odori di una notte di mezzo maggio, ventate di gelsomino dai giardinetti delle ville alla sua destra, folate di salmastro dal mare a sinistra.”
“Non si pensa nello stesso modo su una stessa cosa la mattina e la sera. Ma dov'è il vero, nel pensiero della notte o nello spirito del mezzogiorno? Due risposte, due razze di uomini.”
“I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un uniconome.”
“Bisogna vederla così la città, alla fine della notte, andare ad alzarle la veste… entrare nella cortina fumosa del megalopolio, arrivare per le strade deserte, livide dell’alba. Quella è l’emozione! Bisogna arrivare solo per prendersi l’emozione di arrivare. Visitare è un’altra cosa”