“Sono atti di omicidio della polis e dei suoi simboli, l’affermazione dell’odio dell’ignorante nei confronti di tutto ciò che è storia, cultura, complessità, memoria.”
“Episodi di normale criminalità vengono sempre più spesso gonfiati e letti in modo etnico.”
“Il paese, avendo scoperto di non potersi sviluppare come mercato normale, aveva scelto di sopravvivere come economia di guerra: mercato nero, taglieggiamento, rapina e furto. Naturalmente ai danni della popolazione civile.”
“L’alta velocità impera e devasta un paese che Dio ha costruito per regalare al mondo il lusso della lentezza.”
“Accanto alla pulizia etnica c’è stata una pulizia sociale, dimenticata nonostante la sua drammatica evidenza. Con essa, il potere ha distrutto la classe dirigente che avrebbe potuto soppiantarlo.”
“Ciò che ci trasforma in carne da cannone è palesemente lo stesso imbonimento che ci fa comprare questo o quel detersivo o votare questo o quel partito.”
“Di tutte le distruzioni perpetrate a Sarajevo, le più insensate sono state quelle ai danni delle tante biblioteche. Ma di queste, la più folle, la più carica di sinistra forzametafisica fu il bombardamento della biblioteca nazionale, un magnifico edificio moresco del diciannovesimo secolo, andato in fumo in trenta ore con le sue centinaia di migliaia di volumi. Quella notte, il rogo si vide a chilometri di distanza, i sarajevesi non dormirono.”
“Il Mediterraneo era uno spazio di pastori diventati capitani.”
“Spiegare una guerra con l’odio tribale è come spiegare un incendio doloso col grado di infiammabilità del legno da costruzione, e non col fiammifero gettato da qualcuno.”
“Nei vasti territori a presenza serba, sia in Croazia che in Bosnia, Belgrado ha a disposizione un materiale umano straordinariamente adatto alla bisogna: i montanari. È in montagna infatti, e non nelle ricche valli, che si concentrano le condizioni più favorevoli a una rivolta separatista. Ed è dalle montagne che parte il segnale della secessione.”
“Guardati dal nemico, ma dall’amico guardati cento volte. Difatti, se l’amico tuo diventa nemico, può colpirti di più, perché conosce le strade segrete del cuore.”
“Con simmetrico fair play il comando generale della Nato, prima di ogni incursione, ha avvertito il comando serbo-bosniaco con mezz’ora di anticipo, per consentirgli lo sgombero degli uomini dagli obiettivi prestabiliti. Anche qui, come in altri casi, non è stata una guerra ma una farsa, una rappresentazione illusionistica dello scontro, recitata più per l’opinione pubblica mondiale che per i protagonisti dello scontro.”
“Non conosco nessuna nazione che assista così passivamente alla morte dei luoghi. Lo si vede già dalla segnaletica, da come i cartelli dei paesi si mescolano a quelli degli ipermercati. Le frazioni, le alture, i ruscelli stanno perdendo il nome, ultimo presidio dell'identità. L'economia ha sostituito la topografia, le pagine gialle la carta geografica.”