“L’ego crea infelicità.”
“L’infelicità è assenza di consapevolezza.”
“Se non esiste alcun oggetto, immediatamente il soggetto scompare.”
“Le parole hanno sfumature sottili che vengono perse nella traduzione e sono quelle le cose essenziali.”
“Non è luce, perché non è oscurità. Non è dolce, perché non è amaro.”
“Una stanza può essere definita vuota, se si tolgono tutti i mobili, se non si lascia all’interno alcuna suppellettile; in quel caso la si definisce vuota. È vuota di tutto ciò che conteneva un tempo, ma è anche piena: colma di vuoto, piena di se stessa.”
“Il piacere si ha quando si dimentica l’infelicità.”
“Ci sentiamo infelici perché il nostro essere è incredibilmente vasto e noi lo obblighiamo a restare confinato in quel piccolo tunnel.”
“Non è il karma ad aggrapparsi a te, sei tu che ti aggrappi al karma. Se tu smetti di aggrapparti... l’intero gioco finisce! E come si fa a smettere di aggrapparsi?”
“Sii una splendida moglie, una madre meravigliosa, un marito impeccabile, un innamorato appassionato, ma non diventare niente di tutto questo: quando ti identifichi, è il momento in cui iniziano i guai.”
“Tutto ciò di cui si occupa lo Zen è come rendere la vita ordinaria una benedizione.”
“Più sei rigido, più sei morto. Questa è una cosa che devi ricordare: nessuna delle attività che svolgi ti delimita e ti circoscrive.”
“Un uomosaggio svolge la propria funzione, si applica a qualsiasi lavoro e, una volta finito, se lo lascia alle spalle.”
“Quando un bambino nasce, non ha ego. Non sa chi è: è una tabula rasa sulla quale noi iniziamo a scrivere. Gli diciamo che è un maschio o una femmina, un musulmano o un hindu, che è buono o cattivo, intelligente o stupido. Iniziamo a fornirgli idee su chi è; gli diciamo se è bello o brutto, obbediente o disobbediente, amato o non amato, importante o non importante – gli forniamo un flusso continuo di idee su se stesso.”
“L’inferno si manifesta con l’ego.”