“Quel che rimprovero ai giornali è di farci prestare attenzione ogni giorno a coseinsignificanti, mentre leggiamo tre o quattro volte nella vita i libri dove ci sono le cose essenziali.”
“Ogni bacio chiama un altro bacio.”
“Possiamo conversare tutta una vita senza fare altro che ripetere indefinitamente il vuoto di un minuto, mentre il cammino del pensiero nel lavorosolitario della creazione artistica avviene nel senso della profondità, la sola direzione che non ci sia preclusa, in cui possiamo progredire, con più fatica, è vero, verso un risultato di verità.”
“L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo.”
“In casa mia ci sono tutte le cose inutili. Non manca che il necessario: un grande squarcio di cielo come qui. Cercate di conservare sempre un brandello di cielo sulla vostra vita.”
“Non vi è uomo, per quanto saggio, che non abbia in un certo momento della sua giovinezza detto cose, o vissuto in un modo la cui consapevolezza è così spiacevole per lui nella vita successiva che vorrebbe volentieri, se potesse, estirparla dalla sua memoria.”
“Ho orrore dei tramonti, sono così romantici, così melodrammatici.”
“C'è una cosa dotata di una capacità d'esasperare, che una persona non raggiungerà mai: un pianoforte.”
“Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati.”
“Di solito si detesta chi ci assomiglia, e i nostri stessi difetti visti dal di fuori ci esasperano.”
“La nonna se ne andava via, triste, scoraggiata, ma sempre sorridente, giacché era così umile di cuore e così dolce che la sua tenerezza per gli altri e il poco conto che faceva della propria persona e delle proprie sofferenze, si conciliavano nel suo sguardo in un sorriso dove, diversamente da quel che si vede nel volto di molti esseri umani, non v'era ironia se non per se stessa, e per tutti noi invece come un bacio dei suoi occhi che non potevano posarsi su coloro che le erano cari senza accarezzarli appassionatamente con lo sguardo.”
“Volevo posare il libro che credevo di avere tra le mani, soffiare sul lume; non avevo smesso dormendo di riandare con il pensiero a ciò che avevo letto, ma quelle riflessioni avevano preso una piega un po’ particolare; mi sembrava di essere io stesso l’oggetto di cui il libro parlava: una chiesa, un quartetto, la rivalità tra Francesco I e Carlo V.”
“Quante gioiepossibili si sacrificano così all'impazienza di un piacere immediato.”
“Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo.”
“Il desiderio fa fiorire ogni cosa; il possesso rende tutto logoro e sbiadito.”