“Non c’è nessuna giustificazionereligiosa e umana per queste cose, questo non è umano.”
“Gesù ci ha detto di non giudicare. La correzione fraterna è un aspetto dell’amore e della comunione che devono regnare nella comunità cristiana, è un servizioreciproco che possiamo e dobbiamo renderci gli uni gli altri.”
“Se domani venisse una spedizione di marziani, per esempio, e alcuni di loro venissero da noi. Verdi, con quel naso lungo e le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini... E uno dicesse: ''Ma, io voglio il Battesimo!'. Cosa accadrebbe?”
“La persona malata o disabile, proprio a partire dalla sua fragilità, dal suo limite, può diventare testimone dell’incontro: l’incontro con Gesù, che apre alla vita e alla fede, e l’incontro con gli altri, con la comunità.”
“La sfida della realtà chiede anche la capacità di dialogare, di costruire ponti al posto dei muri. Questo è il tempo del dialogo, non della difesa di rigidità contrapposte.”
“Lo stesso mistero della Trinità ci ricorda che siamo stati creati a immagine della comunione divina, per cui non possiamo realizzarci né salvarci da soli.”
“Un evangelizzatore non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale!”
“Dio ci giudica amandoci. Se accolgo il suo amore sono salvato, se lo rifiuto sono condannato, non da Lui, ma da me stesso, perché Dio non condanna, Lui solo ama e salva.”
“Dialogare significa essere convinti che l’altro abbia qualcosa di buono da dire, farespazio al suo punto di vista, alla sua opinione, alle sue proposte, senza cadere, ovviamente, nel relativismo. E per dialogare bisogna abbassare le difese e aprire le porte.”
“Vivere insieme è un’arte, un cammino paziente, bello e affascinante. Non finisce quando vi siete conquistati l’un l’altro… Anzi, è proprio allora che inizia! ”
“Un cristiano se non è rivoluzionario, non è un cristiano. Non capisco le comunità cristiane che sono chiuse in parrocchia. Uscire per annunziare il Vangelo. [...] A noi cristiani il Signore ci vuole pastori e non pettinatori di pecorelle.”
“Dio dona forza alla nostra debolezza, ricchezza alla nostra povertà, conversione e perdono al nostro peccato.”
“Una società è veramente accogliente nei confronti della vita quando riconosce che essa è preziosa anche nell’anzianità, nella disabilità, nella malattia grave e persino quando si sta spegnendo.”
“Qualsiasi relazione discriminante che non rispetta la convinzione fondamentale che l’altro è come me stesso costituisce un delitto, e tante volte un delitto aberrante.”
“Nel popolo di Dio, con la grazia della sua compassione donata in Gesù, tante famiglie dimostrano con i fatti che la morte non ha l’ultima parola: questo è un vero atto di fede. Tutte le volte che la famiglia nel lutto – anche terribile – trova la forza di custodire la fede e l’amore che ci uniscono a coloro che amiamo, essa impedisce già ora, alla morte, di prendersi tutto.”