“Passare dai fantasmi della fede agli spettri della ragione è solamente un cambiare di cella.”
“Non ci sono norme. Tutti gli uomini sono eccezioni a una regola che non esiste.”
“Vivere è non pensare.”
“Non subordinarsi a niente, né a un uomo né a un amore né a un'idea; avere quell'indipendenza distante che consiste nel diffidare della verità e, ammesso che esista, dell'utilità della sua conoscenza. Appartenere: ecco la banalità. Fede, ideale, donna o professione: ecco la prigione e le catene. Essere è essere libero.”
“Ci sono giornate che sono filosofie, che ci suggeriscono interpretazioni della vita, che sono appunti a margine, pieni di altra critica, nel libro del nostro destino universale. Questa è una di quelle giornate, lo sento. Ho l'assurda impressione che con i miei occhi pesanti e col mio cervello assente si stiano tracciando, come con un lapis insensato, le lettere del commento profondo e inutile.”
“Il binomio di Newton è bello come la Venere di Milo, peccato che pochi se ne accorgano.”
“Scegliere metodi per non agire è stata l'attenzione e lo scrupolo della mia vita.”
“Nessuno mi ha riconosciuto sotto la maschera dell'identità con gli altri, né ha mai saputo che ero maschera, perché nessuno sapeva che a questo mondo esistono i mascherati. Nessuno ha supposto che a mio lato ci fosse sempre un altro che in fondo ero io. Mi hanno sempre creduto identico a me stesso.”
“L'uomo non sa di più degli altri animali; ne sa di meno. Loro sanno quel che devono sapere. Noi, no.”
“Il destino di un popolo dipende dalle condizioni della sua grammatica. Non esiste un grande paese senza proprietà di linguaggio.”
“Tutta la vita dell’animaumana è un movimento nella penombra. Viviamo, nell’imbrunire della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa supponiamo essere.”
“L'uomo è diverso dall'animale solo perché non sa esserne uno preciso.”
“Ma il contrasto non mi opprime – mi libera; e l’ironia che c’è in esso è sangue mio. Ciò che dovrebbe umiliarmi diviene la mia bandiera, che dispiego e innalzo; e il riso con cui dovrei ridere di me, è un clarino con cui saluto e creo un’alba nella quale mi converto.”