“Ch'in te avrà sì benigno riguardo, che del fare e del chieder, tra voi due, fia primo quel che tra li altri è più tardo.”
“Or superbite, e via col viso altero,figliuoli d'Eva, e non chinate il voltosì che veggiate il vostro mal sentero!”
“Intra due cibi, distanti e moventi, d'un modo, prima si morria di fame, che liber'omo l'un recasse ai denti.”
“Quel ch'ella par quando un poco sorride, non si può dicere né tenere a mente, si è novo miracolo e gentile.”
“Ben tetragono ai colpi di ventura.”
“Ché bell'onor s'acquista in far vendetta.”
“Molte fïate già pianser li figliper la colpa del padre, e non si credache Dio trasmuti l’arme per suoi gigli!”
“Nulla sia sì intima amistade come da bon padre a bon figliuolo e da bon figliuolo a bon padre.”
“Or ti piaccia gradir la sua venuta:libertà va cercando,ch'è si cara come sa chi per lei vita rifiuta.”
“Via, ruffian! Qui non sono femmine da conio.”
“L'aiuola che ci fa tanto feroci.”
“Per questo l'Evangelio e i dottor magni son derelitti, e solo ai Decretali si studia, sì che pare a' lor vivagni. A questo intende il papa e' cardinali: non vanno i lor pensieri a Nazarette, là dove Gabriello aperse l'ali.”
“Voi che vivete ogne cagion recate,pur suso al cielo, pur come se tuttomovesse seco di necessitate.Se così fosse, in voi fora distrutto,libero arbitrio, e non fora giustizia,per ben letizia, e per male aver lutto.”
“E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagniamalvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle; che tutta ingrata, tutta matta ed empia si farà contr'a te; ma poco oppresso, ella, non tu, n'avrà rossa la tempia. Di sua bestialitate il suo processo farà la prova; si ch'a te fia bello averti fatta parte per te stesso.”
“Lo dolce ber che non m'avria mai sazio.”