“Il viaggio diventa uno scambio di corpi: un indulgere ad arcani traslochi dello spirito.”
“Alle volte è l’amore degli altri che ci innamora: vediamo una persona solo quando essa chiede i nostri occhi.”
“C’è una fisicità nel rapportomadre-figlia che nulla al mondo potrà modificare e lega i due corpi, quello più piccolo a quello più grande, in un abbraccionaturale, anche quando sono lontani e non si vedono.”
“L'esaltazione della bellezza come stupidità si accompagna all'esperienza dell’altro, anzi dell’altra, la donnaseducente e straniera.”
“E' la voce di mia madre che mi parla all’orecchio; chissà perché l’ho tanto odiata quella voce.”
“E' unicamente nella solitudine che noi riusciamo a capire alcune cose ed è nella solitudine che possiamo confermare la nostra vocazione per la poesia.”
“Il percorso della poesia finisce quando la poesia è ricevuta, non quando è scritta.”
“La libertà non è soltanto arbitrio, la libertà non è rifiuto delle regole o chissà quale altra diavoleria. Esiste anche la libertà della curiosità, della scoperta, della conoscenza, dello scambio, del vagabondaggio.”
“I morti tendono a fuggire da noi. Diventano sempre più giovani mentre noi diventiamo sempre più vecchi.”
“Siamo anestetizzati e non proviamo più dolore; che ci vuoi fare? non puoi fare niente; fatti gli affari tuoi e non cercar guai inutili.”
“La pazzia poi cos'è se non un eccesso di saviezza? Una saviezza priva di quelle contraddizioni che la rendono imperfetta e quindi umana.”
“Il mondo poteva in fondo apparirle come un bello spettacolo purché non le chiedessero di partecipare.”
“Il viaggiatore racconta a se stesso prima di tutto e poi agli altri le tappe del suo itinerario. Ci rimugina sopra, le riunisce e stende come una carta davanti a sé, la carta delle sue esperienze. Per ritrovare poi, in letti estranei e lontani, la nostalgia del ritorno. Per ricominciare, ogni volta che una storia è conclusa, con un’altra storia. La storia del lungo e tortuoso andare verso la morte.”
“Il principio della corruzione non sta proprio in questo dare che seduce chi riceve? il signore coltiva l’avidità del suo dipendente, adulandola e saziandola, non solo per farsi bello coi guardiani del cielo ma anche perché sa benissimo che l’altro si abbasserà ai suoi stessi occhi accettando quel regalo che pretende gratitudine e fedeltà.”
“Ho avuto la fortuna di provare cosa fosse il sentimento dell’esotico, imparando a considerare le leggi della deformazione dovuta alla lontananza: quel desiderio sognato che amplifica e abbellisce ciò che ci incuriosisce e ci attrae di una civiltà distante e sfuggente.”