“Molti giovaniitaliani – come molti coetanei francesi – preferiscano le rive del Tamigi, o quelle californiane del Pacifico, per aprire bottega, di qualsiasi genere.”
“Né a Nord né a Sud gli italiani hanno mai visto nei vicini di casa i compagni di un’impresa comune, ma quasi sempre avversari da battere con le medesime armi, furbizia e manipolazione.”
“Per gli italiani il mondo sembra finire sulla soglia di casa. ”
“Io sinceramente perché sono infelice, insoddisfatta e preferisco ammazzarmi con le mani mie.”
“Il tasso d’impiego femminile vede la Danimarca al primo posto tra i ventisette dell’Europa, e l’Italia solo al penultimo.”
La maggioranza degli italici “capitalisti di papà” preferiscono restare piccoli piuttosto che rischiare di perdere il controllo assoluto sull’azienda di famiglia.
“Non è dalla benevolenza del macellaio, del birraio, o del fornaio, che ci aspettiamo il nostro pranzo ma dal loro riguardo al loro proprio interesse.”
“Il primo, e quasi esclusivo, compito di un governo dev’essere la stabilità della moneta.”
“La verginitàfemminile prenuziale, in Inghilterra – come in America – aveva smesso da un pezzo di essere un valoremorale quando da noi ancora negli anni Settanta, se ne fissava invece in tribunale il valore venale.”
“Stare lontani aiuta a conquistare una prospettiva più ampia. Ma troppo a lungo, rischia di appannare lo sguardo. Di cancellare le memorie.”
“Gli italiani si lasciano di buon grado convincere che i loro guai derivino tutti da un ceto politicocorrotto e inefficiente: vera o falsa che sia, questa presunzione di colpa altrui comunque assolve l’opinione pubblica dal dovere di farsi sentire, e gli individui dal rischio di affrontare una sfida personale.”
“Il mondo si aspetta da lui che sia furbo, cinico, opportunista. Refrattario alle regole.”
“Senza memoria non si appartiene più a nessun luogo.”
“La Sede di Pietro ha abbandonato ogni pretesa di dominiotemporale, ma sembra che l’unico lembo di terra a cui non intende rinunciare sia il rettangolo delle lenzuola coniugali.”
“La popolazione che lavora deve scegliere tra una miope, illusoria sicurezza del posto finanziato da sussidi pubblici e la realesicurezza del lavoro garantita da un’economia prospera e dinamica.”