“I giovini facevano delle leggi per impedire ai vecchi di restare alla direzione degli affari e dal canto loro i vecchi ottenevano delle leggi per impedire l'ascensione dei giovini quand'erano troppo giovini.”
“[I ragazzi] devono essere messi in condizione di sbagliare in attività abbastanza significative e rigorose da costringerli a dare il massimo per rimediare, ma non così importanti da sventrarli se non ce la fanno.”
“I ragazzi devono capire che hanno delle responsabilità. Hanno bisogno di una libertà sufficiente a commettere errori e a fare passi falsi.”
“Non mi sono mai fidata dei bei ragazzi.”
“Che cos'è la patria, per un giovane? È la consapevolezza che la terra nella quale oggi viviamo è data dalla somma dei sacrifici di gente che prima di noi ha sacrificato tutto quello che aveva, proprio perché noi potessimo avere una terra da chiamare patria, a partire dai ragazzi che hanno fatto il nostro Risorgimento, fino a quelli che ancora oggi difendono l'Italia nel mondo e ancora muoiono nelle missioni di pace. Se noi non capiamo questo concetto, non capiremo mai perché vale la pena di sacrificare qualcosa oggi, per chi verrà dopo di noi.”
“Per i ragazzi di un paese la Compagnia è l'istituto-madre. E un'associazione libera, un club senza sede e senza regolamento, mai suoi legami sembrano in quegli anni più forti di ogni altra associazione naturale o tradizionale. Sorge ovviamente tra vecchi compagni di scuola, vicini di contrada, coetanei; corrisponde alle varie generazioni, anzi è uno dei modi fondamentali di contare le generazioni in paese.”