“Perché oggi non si parla d’altro che di smettere di lavorare?”
“Il sistema è imbattibile con qualsiasi rivoluzione.”
“Nelle nostre società ipertecnologiche i bambini in grado di giocare a un videogioco sono più numerosi di quelli capaci di nuotare o di andare in bicicletta. Molti sanno usare uno smartphone ma non sanno allacciarsi le scarpe. Un bambino ha bisogno di ripercorrere nella sua crescita tutte le fasi evolutive, dall’uomo di Neanderthal fino all’Homo sapiens. Non può partire dalla postmodernità! Non può perdere il contatto con la natura, con la manualità e la fisicità del mondo in cui vive.”
“Siamo gente allevata a considerare il cambiamento come un’opzione teoricamente importante ma praticamente evitabile e deviata, il che vuol dire che faremo sempre molta fatica a vivere in modo libero e originale.”
“La perdita di importanza delle scienze umane e segnatamente della filosofia è una delle cause della nostra decadenza. Da troppo tempo i filosofi non ispirano le vite degli uomini. E i risultati si vedono.”
“Certe donne sembra che nascano predestinate, con un luogo di residenza dell’anima che solo le più fortunate riescono a trovare.”
“La felicità sia come un pranzo al sacco, di quelli che mettiamo nello zaino al mattino per poi andare a fare una bella scampagnata: ce la portiamo dietro noi, da casa, dovunque andiamo, qualunque cosa facciamo. Alla felicità non andiamo mai incontro, non la troviamo a destinazione. Non sono i luoghi a renderci tristi e demotivati, o felici e pieni di allegria. Siamo noi a essere felici o tristi in quei luoghi (spesso rendendoli tristi o felici intorno a noi)!”
“C’è chi si logora in una volontaria schiavitù; i più, privi di bussola, cambiano sempre idea, in balìa di una leggerezza volubile e instabile e scontenta di sé. Tutto lo spazio rimanente non è vita, ma tempo.”
“Quand’è che si smette di chiedere? Quando si ha paura di ciò che si rischia di ascoltare.”
“Alle crocerossine piacciono i malati che guariscono. Non quelli incurabili.”
“Noi siamo i primi che, per un periodoprolungato, fin dalla nascita, non hanno patito sventure se non personali, private. Da quando siamo venuti al mondo le malattie epidemiche, la fame, la mancanza di abiti, l’insicurezza, la guerra, la mancanza del diritto fondamentale, la prevaricazione dei diritti umani, l’assenza delle tutele sociali… erano tutte malattie già debellate, almeno sostanzialmente, almeno in Europa, Usa e negli altri Paesi evoluti. I nostri genitori, dunque appena una generazione precedente, non hanno goduto di questo benessere. L’hanno creato.”
“Un’epoca decade più per penuria di domande che per assenza di risposte.”
“I bollettini ufficiali oggi sembra che dicano: «Le regole e la prassi fin qui adottate non valgono più, ci dispiace». Quello che ieri e da sempre era un tacito accordo, oggi cambia unilateralmente. Senza possibilità di appello. I megafoni scandiscono una voce metallica per le vie del centro: «Questa non è un’esercitazione».”
“Il Sistema non si cura della felicità delle persone, ma del profitto. ”
“Un lavoratore infelice che non condivide la visione della propria azienda, che non riconosce il proprio ruolo, che si immagina in un altro contesto, al di fuori dell’ufficio o della fabbrica, che non riesce a esprimere tutte le proprie potenzialità, non sarà mai un buon lavoratore: avrà una produttività bassa.”