“Non voleva che guidassi perché non si fidava. Sono passati diciassette anni e ancora adesso si lamenta quando sto al volante. Il tempo non passa mai tra un padre e un figlio.”
“Erano delle brave persone, non si lamentavano, stringevano i denti e andavano avanti sperando che i governanti che decidevano del loro Paese si interessassero anche a loro. I due figli, Mario e Luisina, i giocattoli se li costruivano da soli e si divertivano con Soriano, il gatto di casa. A scuola, per fortuna, nessuno li prendeva in giro perché avevano toppe e buchi perché tutti avevano toppe e buchi. Quando Natale si fece vicino, la signora Roberta, la mamma di Mario e Luisina, parlò con suo marito: – Senti Giovanni, i bambini non chiedono mai niente, non vogliono nemmeno i regali di Natale, però la vigilia dobbiamo fare una bella cena di pesce. Quei due ragazzini, al massimo, conoscono il tonno in scatola. Quindi, per favore, vendi questa –. Gli diede una collanina con una medaglietta della Madonna. – E compra un po’ di pesce e delle vongole. Giovanni era disperato, senza lavoro e senza soldi, doveva vendersi la collanina di sua moglie, il suo unico bene prezioso, per dare un po’ di gioia ai suoi cari. Ma alla fine che c’è di piú bello di una famiglia che festeggia il santoNatale? Uscí di casa ma sulla strada incontrò due ladri. Cominciò a scappare. Ma i due erano giovani e lui aveva una gamba che non funzionava bene. Lo acchiapparono e dopo avergli dato un po’ di calci gli presero la collana. Quando si rialzò da terra iniziò a piangere. E ora? Come avrebbe fatto? Come poteva presentarsi a casa senza un accidente di niente? Andò lo stesso al mercato del pesce. C’erano banchi pieni di calamari, ostriche, sogliole e tutto il bendidio che ci offre il mare. I prezzi però erano altissimi e solo i ricchi potevano permetterselo. Spesso durante le crisi economiche i ricchi diventano ancora piú ricchi.”
“Mi commuovo ripensando ad amici a cui avrei regalato un rene e che ero certo che niente e nessuno ci avrebbe diviso e che ora non so nemmeno piú se sono vivi.”
“Andare impreparato agli esami ti fa stare male, fisicamente male. Ieri, per punirti, solo per punirti che non avevi fatto nulla da mesi, sei rimasto a casa tutto il giorno, seduto alla tua scrivania davanti al libro. Non è che studiassi, stavi seduto. Un po’ guardavi fuori, dalla finestra, le macchine passare, i bambinigiocare a calcio al giardinetto, un po’ andavi al cesso.”
“Rientrò in casa. Silenzio. I suoi dormivano anche se non era tardi. Litigare tutto il giorno affatica.”
“I racconti devono esserecommedie grottesche e un po’ caciarone.”
Certi uomini vedono le cose come sono e dicono: “Perché?”. Io sognocose mai esistite e dico: “Perché no?”
“I pipistrelli dimostrano, senza ombra di dubbio, che l’amore nel mondo animale esiste e assomiglia moltissimo al sacrificio.”
“I miei condomini sono serial killer. Sono rispettabili. Irreprensibili. Sicuri. Padroni. Sostengono il sindaco e il Giubileo. Frequentano. Riciclano. Hanno cambiato il senso di marcia sul lungotevere. Vedono i film solo in dvd. Disprezzano i fratelli Taviani. Sono di un’altra razza.”
“Stare con una donna è fico. Intanto non stai solo e poi ci esci, ci vai a mangiare fuori, ci scopi. Però danno pure un sacco di grane. Non riesci piú ad avere un attimo di pace, è impossibile scopare in giro e ti ritrovi il sabato pomeriggio a scegliere le maioliche per il cesso… No, single si sta meglio.”
“La fantasia è crudele, si sovrappone alla realtà come carta velina.”
“I romanzi assomigliano a montagne altissime e per affrontarli ci vuole la luce del sole. Dal fondovalle riesco a intravedere appena la cima avvolta dalle nuvole. Riconosco una possibilevia di arrampicata attraverso guglie affilate e morene, poi gobbe morbide dove potrei sistemare il campo base, poi piú in alto i campi successivi.”
“Ho difficoltà a scindere quello che penso di un film e di un libro. Vedo le storie che racconto per immagini, come un film cerebrale. Sulla carta è più evidente l'aspetto psicologico e intimista.”
“Io e te siamo attaccati a un filo, lo capisci o no? E tutti lo vogliono spezzare. Ma nessuno ci riuscirà. Io sarò sempre con te e tu sarai sempre con me. E io aiuterò te e tu aiuterai me. Con il cervelletto che ti ritrovi non capisci che non bisogna mai mostrare la gola? Pensa alle tartarughe, pensa alle loro corazze. Pensa che devi essere così forte che nessuno ti può fare male.”
“Credo che la ricerca dell'Assoluto, di ciò che ci fa uomini, sia un processo individuale, un percorsosolitario. Questo non significa che non bisogna misurarsi con gli altri, ma è necessario farlo solo dopo aver raggiunto punti saldi, valori incrollabili.”