“La vita era il gatto che trascina il pappagallo per la coda giú per le scale facendogli battere la testa a ogni gradino.”
“Quando si è giovani si vogliono provaresentimenti simili a quelli di cui leggiamo nei libri. Passioni che ti sconvolgono la vita, che creano e definiscono una realtà nuova. Piú tardi vogliamo dai sentimenti qualcosa di piú pratico e modesto: che siano di sostegno alla nostra vita per come è diventata e si manifesta.”
“Si comincia a cucinare acquistando gli ingredienti, e anche se dubito che frequenterò mai un corso di cucina, a uno che mi insegnasse come fare la spesa mi iscriverei volentieri. Tra gli esperti in cattedra dovrebbero esserci un nutrizionista, uno scrittore di gastronomia, un teorico dei giochi e uno psicologo.”
“Cucinare è la trasformazione di un’incertezza (la ricetta) in una certezza (la pietanza) facendo un sacco di storie.”
“Chissà, magari oltre al tempo di cottura e al numero delle porzioni, le ricette dovrebbero includere anche un indice di probabilità di avvilimento.”
“Ci sono piatti che, per quanto allettanti appaiano nella versione del ricettario, è sempre meglio mangiare al ristorante.”
“Perché la parola di una ricetta dovrebbe essere meno importante della parola di un romanzo? La prima può causare indigestione fisica, la seconda mentale.”
“La musica, a conti fatti, appartiene alla musica. Non c’era altro da dire, né da desiderare.”
“Un’anima può essere distrutta in uno dei seguenti tre modi: attraverso ciò che ti fanno gli altri; attraverso ciò che gli altri ti costringono a fare di te stesso; e attraverso ciò che tu stesso decidi di farti. Ognuno di questi metodi è di per sé sufficiente; certo, in presenza di tutti e tre, il risultato è impareggiabile.”
“Che cosa poteva contrapporre al rumore del tempo? Solo la musica che viene da dentro – la musica del nostro essere – che alcuni sanno trasformare in musicareale.”
“Era questo, forse, il loro trionfo definitivo su di lui. Anziché ucciderlo, gli avevano concesso di vivere e, così facendo, erano riusciti a ucciderlo. Eccola, l’estrema irrefutabile ironia della sua vita: che lo avessero ucciso, permettendogli di vivere.”
“Era come se vivesse sempre seguendo un metronomo predisposto su un tempo sbagliato.”
“L’arte appartiene a tutti e a nessuno. L’arte appartiene a tutti i tempi e a nessun tempo in particolare. L’arte appartiene a chi la produce e a chi l’assapora. L’arte non appartiene più al Popolo e al Partito di quanto una volta appartenesse all’aristocrazia e ai mecenati. L’arte è il mormorio della storia, udibile al di là del rumore del tempo.”
“Per guardare il sole, usiamo vetri fumé; per il passato, dovremmo ricorrere a vetri colorati.”
“Certe persone hanno il cuore tenero e la mente rigida. Io sono l’opposto: duro di cuore e tenero di testa. Sono come una noce di cocco che custodisce il proprio latte sotto parecchi strati di scorza legnosa. Ci vuole un’accetta per aprirla, e spesso che cosa ci si trova dentro? Una specie di panna inacidita.”