“Cucinare è la trasformazione di un’incertezza (la ricetta) in una certezza (la pietanza) facendo un sacco di storie.”
“Per lei cucinare non era questione di necessità, ma di vita, non rispondeva alla natura ma alla civiltà.”
Due cose si imparano guardando: ballare e cucinare. Ecco, la seconda arte l'ho "rubata" così a chi ne era maestro. Come mia madre, donna tostissima e superlativa ai fornelli.
La settimana scorsa ho detto a mia moglie: "Se tu imparassi a cucinare, io potrei licenziare il cuoco". Lei ha risposto: "E se tu imparassi a far l'amore, io potrei licenziare l'autista".
“Mia moglie è la peggiore cuoca del mondo. Dopo mangiato io non mi lavo i denti... li conto.”
“I tahitiani, dopo aver fatto un piccolo fuoco di fascine, hanno sistemato una quantità di ciottoli delle dimensioni di una palla da cricket sul fuoco ardente. In 10 minuti le fascine si erano consumate e le pietre erano arroventate. In precedenza i miei compagni avevano chiuso in piccoli involti di foglie pezzi di bue, di pesce, bananemature e acerbe e cime di aro selvatico. Questi involtini verdi sono stati posti a strati fra due file di pietre calde, e il tutto è stato poi coperto di terra, in modo che né il fumo, né il vapore potesse sfuggire. In un quarto d’ora circa ogni cosa era deliziosamente cucinata. Gli eccellenti involtini verdi sono stati poi stesi sopra una tovaglia di foglie di banano, e i gusci delle noci di cocco ci sono servite come coppe per bere l’acqua fresca del fiume; in tal modo ci siamo goduti il nostro rustico pasto.”