“L'educazione è una cosa seria anche a tavola.”
“La cucina non è fashion, la cucina è cultura.”
“La cucina è come l'iPhone: puoi limitarti a telefonare o entrare in un mondo in cui è tutto facile.”
La cucina italiana è diventata famosa grazie agli emigranti, quindi grazie ai nostri avi che sono dovuti emigrare a causa di guerre, carestie o per la mancanza di lavoro. C'era chi andava in America, in Australia portandosi dietro i prodotti e le tradizioni della propria terra: l'olio, i pomodorini, il formaggio e i salumi: la famosa "valigia di cartone". Questa è stata la vera fortuna della cucina italiana.
“La cucina è istinto. Ma non del tutto. Si parte sempre da una sensazione, da ingrediente che ti ha colpito. Ma poi si sperimenta. L'obiettivo è valorizzare qualcosa che ti piace o piace a chi è seduto a tavola.”
“Lo conosci ma non sai definirlo, lo percepisci ma non riesci ad assaporarlo, lo avvicini ma non ne cogli l’anima. Araba fenice della gastronomia internazionale, utopia dei sensi, il tartufo bianco è essenzialmente profumo, e solo dopo anche gusto.”
“A me piace che la gente sappia gustare non solo con la bocca e non subito: prima ci sono gli odori, prima c'è l'aspetto di un piatto. A volte serve anche il tatto: mica per niente, mangiare con le mani dà soddisfazione.”
“Cucinare è come comporre musica: quando hai scritto ognuno esegue con la sua sensibilità. E la musica può piacere o no.”