“C'è molto altro da sapere, la vita è breve e non è tale senza la conoscenza, è quindi un trucco eccellente acquisireconoscenza da tutti. Perciò, con il sudore della fronte di un altro, otterrete la reputazione di oracolo.”
“Non ci si vendica mai bene ricorrendo al male.”
“Chi raggiunge il suo scopo non perde mai la reputazione.”
“È assai facile farsi cattiva fama, perché il male è sempre credibile e si fatica molto a cancellarlo.”
“Abbi degli amici. È come esistere due volte.”
“Se non ci si dichiara immediatamente, si crea attesa... Bisogna aggiungere un po' di mistero alla vita di tutti i giorni e si suscita venerazione. E quando viene il momento delle spiegazioni, non si deve essere troppo espliciti... in questo modo si imita il divino quando si pongono gli uomini nella condizione di osservare e meravigliarsi.”
“La fantasia giunge più lontano della vista.”
“Amare è il più poderoso rimedio per essere amato.”
“Tutto ciò che appartiene realmente a noi è il tempo; anche chi non ha nient'altro ha quello.”
“Non si contenta l'ingegno, come il giudizio, della pura e semplice verità, ma aspira alla bellezza.”
“Una bugia ne rende necessarie molte altre.”
“Chi ha confidato i suoi segreti a un altro, si è reso schiavo di lui.”
“Ci sono alcuni che fanno gran caso di quello che importa ben poco, e poco caso di quel che vale molto.”
“Insegnate a tutti gli uomini come essere tutte le cose. Un Proteo discreto, scolaro tra gli scolari, santo tra i santi. Questa è l’arte della vittoria su tutti, perché il simile attrae il simile. Prendi nota dei caratteri di ognuno e adattati a ognuno, muovi il capo al serio e al gioviale e muta il tuo carattere con discrezione.”
“Non perdere mai il rispetto di te stesso e non darti troppa confidenza quando sei solo. Che la tua stessa integrità sia la misura della rettitudine, e confida più nella severità del giudizio che tu stesso dai di te che in qualsiasi precetto esterno. Astieniti da comportamenti sconvenienti per rispetto della tua virtù piuttosto che per imposizione di un’autorità esterna. Se giungerai ad aver timore del giudice che è in te, non avrai bisogno dell’immaginario tutore di cui parla Seneca.”