“Io ho notato che, almeno a Lettere, quelli che si laureano con maggiore ritardo sono spesso i migliori. Studiano per piacere, per coltivare se stessi, per restare il più possibilestudenti.”
“Il primo rischio per il lettore, il piú originario e fra i piú gravi, è quello di diventare, di voler diventare, scrittore; oppure, anche peggio, critico.”
“Un critico un po’ è un filologo (ama il linguaggio), un po’ è un visionario (immagina una realtà oltre la lingua), un po’ è un diagnostico (interpreta sintomi e segni di una fisiologia o patologia psico-sociale).”
“Per essere un iperlettore, il critico deve anche restare semplice lettore, lettore senza difese, senza pinze, forbici e bisturi, lettore ricettivo che accetta i rischi.”
“Il rischio in realtà piú frequente, è leggere quel tipo di libri che sarebbe stato meglio non leggere, o che sarebbe stato meglio che non fossero stati pubblicati e scritti.”
“Tu prendi un libro, apri alla prima pagina e leggi le prime parole. Poi vai all’ultima pagina e prendi le ultime. Se stanno bene insieme il libro è bello, se non stanno bene, il libro è brutto.”