“Il fiore che sta chiuso alla rugiada, non si apre nemmeno al sole.”
“La roulette è come la donna: non si può pretendere da lei che quanto può dare.”
“Le manie hanno una loro morale particolare. Chi sdegnerebbe chinarsi per un biglietto da mille, non esiterebbe a rubare un libroraro, una moneta da collezione, un feticcio, e lo vedreste stupito dinanzi ad un'accusa di furto.”
“Chi non si china una volta per uso, si dovrà chinare più spesso per fatica.”
“Lo spiritoumano, che si dibatte nel finito, non fa che cercare l'infinito. E lo cerca in tutti i modi, a cominciare dalla fede, per finire nelle superstizioni.”
“Perché dite che il numero non è poesia? Un grande poeta, che si chiamava Goethe, ha cantato il contrario, contando i piedi dell'esametro sulle morbide carni femminili. E se interrogate un musicista, vi dirà che non c'è armonia senza numeri. Forse è per questo che la maggior parte dei poeti e dei musicisti sanno fare così bene i loro conti.”
“Le vie della provvidenza sono davvero imperscrutabili.”
“Mi piace di veder lavorare! È così che il lavoro diventa una consolazione.”
“Un amuleto, secondo chi se n'intende, porta fortuna in qualunque congiuntura della vita: nel gioco, cioè, come nell'amore, nella carriera, in borsa, nei commerci.”
“C'è un rito del fumo come c'è quello del tè. Le due cose di cielo - secondo i raffinati millenari cinesi - hanno bisogno, per riuscire, di tutta quanta l'attenzione di chi compie il rito, dal gesto delicato al più delicato ancora socchiudere delle labbra. Non si può compierlo parlando: lo si guasta o lo si dissipa, come rompe un'ala di vento la nuvola profumata.”
“La società, legiferando, finge di tutelar l'individuo ed invece tra le pieghe non pensa che a se stessa.”