“Il the, ed il caffè ha l'uso suo profittevole; ha però ancora l'abuso suo. L'usomoderato in tutte le cose n'è buono; conforme una cosa può giovare, può ancor nuocere.”
“Il periodo che va dalla prima settimana di novembre alla fine dei gennaio, con la vigilia di Natale come punto meridiano, ecco – fate conto – la stagione in cui la felicità è di turno, ecco il tempo, a parer mio, ch’essa entra in sala col vassoio del tè; poiché – non ne ridano le persone che hanno i nervi ottusi per natura o intorpiditi dal vino e insensibili a uno stimolo così raffinato – il tè sarà sempre la bevanda favorita dagli intellettuali.”
“- Che cosa fai?- Ti faccio un tè verde! Un programma televisivo diceva che riduce del 15% le possibilità di ammalarsi di cancro. - Ma io ho già il cancro!”
“Gli intellettuali quando chiacchierano, non fanno altro che bere. Cocktail, whisky, rum, cognac, e ancora cocktail e ancora cognac e ancora whisky in tutte le maniere. I nostri intellettuali russi, invece, hanno sempre parlato intorno a una tazza di tè. E davanti a una tazza di tè allungato, si sa, confabulavano i nostri rivoluzionari, quelli della Narodnaja Volja, i populisti, i socialdemocratici; anche Lenin parlava della grande rivoluzione di fronte a un bicchiere di tè. Stalin, invece, pare prediliga il cognac.”
“Il caffè è per i vincenti, per gli intraprendenti, per chi ignora il tè, rinuncia al pranzo, si alza presto, si impegna perché è oppresso dai sensi di colpa, per mentecatti privi di spiritualità, ossessionati dal denaro e dal prestigiosociale. Dovremmo rifuggire il caffè e dedicarci anima e corpo al tè, l’antica bevanda dei poeti, dei filosofi e dei meditatori.”
“- Leonard: Che cosa vuoi?- Sheldon: Ho preparato un tè.- Leonard: Non lo voglio grazie.- Sheldon: Non ho mica detto che era tuo. Questo è il mio tè.- Leonard: E allora perché me ne hai parlato?- Sheldon: Come avvio di conversazione.- Leonard: Una conversazione non si comincia così.- Sheldon: Non di meno adesso conversiamo. Scacco matto.”
- Leonard: Che cos'è?- Sheldon: Thè. Quando una persona è turbata la consuetudine dice che una bevanda calda aiuta molto... Dai dai... [Dando una pacca sulla spalla di Leonard] Ti va di parlarne?- Leonard: No.- Sheldon: Che sollievo! "Dai dai" era tutto ciò che avevo...
“Sono un bevitore di tè incallito e impudente, che da molti anni annaffia i suoi pasti solo con l’infusione di questa affascinante pianta; il cui bricco ha a malapena il tempo di raffreddarsi; che col tè si sollazza la sera, col tè si conforta a mezzanotte, e col tè saluta il mattino.”
“Se questo è caffè, la prego di portarmi un po' di tè; ma se questo è tè, la prego di portarmi un po' di caffè.”
Due amici. Il primo ordina un tè. Il secondo: "Prendo anch'io un tè, ma mi raccomando, che la tazza sia pulita". Passa qualche istante e il cameriere torna con l'ordinazione. "Ecco i tè, chi dei due ha chiesto la tazza pulita?".
“Un piacere delizioso mi aveva invaso, isolato, senza ne sapessi la ragione. Mi aveva reso immediatamente indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi guasti, illusoria la sua brevità, allo stesso modo in cui agisce l’amore, riempiendomi di un’essenza preziosa: o piuttosto quell’essenza non era in me, era me stesso. Avevo smesso di sentirmi mediocre, contingente, mortale. Da dove poteva venirmi questa immensa gioia? Sentivo che era legata al sapore del tè e del dolce, ma lo superava indefinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva? Che cosa significava? Dove afferrarla? Bevo un secondo sorso, ma non vi trovo niente di più di quanto ho trovato nel primo. Un terzo mi reca qualcosa di meno del secondo. Bisogna che smetta, la virtù della bevanda sembra diminuire.”
“Il problema del tè è che originariamente era una bevanda assai buona.”
“Dove c'è il tè c'è speranza.”
“C'è un rito del fumo come c'è quello del tè. Le due cose di cielo - secondo i raffinati millenari cinesi - hanno bisogno, per riuscire, di tutta quanta l'attenzione di chi compie il rito, dal gesto delicato al più delicato ancora socchiudere delle labbra. Non si può compierlo parlando: lo si guasta o lo si dissipa, come rompe un'ala di vento la nuvola profumata.”