“La vita è piena di dolore; la sete di esistere è l’origine del dolore; la sete di esistere può essere soppressa; esiste un cammino, in varie fasi, che permette di estinguere la sete.”
“Ogni convinzione è un ostacolo alla realizzazione dell'illuminazione e del risveglio.”
“Nella meditazione Zen il flusso di pensieri è libero di scorrere, senza alcuna direzione prestabilita.”
“Siamo già illuminati e perfetti da sempre, per cui non c'è nulla da raggiungere.”
“Disegnare uno spazio bianco in cui non sia raffigurato nulla – ecco la cosa più difficile da realizzare nella pittura. ”
“Non si può trovare una soluzionerazionale, perché la fonte del problema è la razionalità stessa.”
“Nessuna tecnica risulta efficace, se il praticante coltiva una mentalità dogmatica e dipende acriticamente dalle parole dei maestri.”
“La conoscenza yogica permette la totale identificazione del percepibile e del percepito.”
“Le sensazioni nascono e muoiono, al pari delle funzioni corporee oggetto della fase precedente.”
“L’uomo dovrà prendere coscienza della propria identità autentica, per capire che il suo àtman, la propria natura intima, contiene un principio universale.”
“Tutto ciò che è transeunte è doloroso.”
“I maestri sostengono l'esigenza di scrutare direttamente nella propria natura, senza dipendere dalle Scritture o dagli insegnamenti altrui.”
“Colui che si attacca all’esistenza, è vittima della sofferenza. Egli invece si dovrebbe rendere conto della costante transitorietà delle cose, per cui niente sussiste in eterno.”
Quel che ora penso veramente è che il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla superficie come un fungo. Esso ‘sfida’ come ho detto, il pensiero, perché il pensierocerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua ‘banalità’. Solo il bene è profondo e può essere radicale”.
“Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso.”