“Quando rinuncia ad assumere un ruolo guida, lo Stato non rappresenta più un’alternativa reale al settore privato, ma un cattivo imitatore dei comportamenti di quest’ultimo.”
“Lo Stato non soffoca l’innovazione, non è un freno per il sistema economico: lo Stato favorisce l’innovazione e il dinamismo in molti settori importanti dell’economiamoderna, con il settore privato che spesso gioca un ruolo di secondopiano.”
“Le politiche ridistributive sono fondamentali per garantire che la crescitaeconomica produca risultati equi, ma di per sé non creano crescita.”
“Non basta, naturalmente, parlare di «Stato imprenditoriale»: bisogna costruirlo.”
“Il ruolo dello Stato non consiste soltanto nel creareconoscenza attraverso laboratori di ricerca nazionali e università, ma anche nel mobilitare risorse tali da consentire alla conoscenza e alle innovazioni di diffondersi ad ampio raggio fra settori dell’economia. Lo fa mettendo insieme le reti di innovazione esistenti o facilitando lo sviluppo di nuove reti che aggreghino un gruppo variegato di interessi.”
“L’Italia non deve aver paura di andare incontro a insuccessi, perché il metodo per tentativi ed errori è un attributo naturale dell’innovazione.”
“Io non sono un economista. Io sono un uomo onesto!”
“Se una strategia raggiunge l'obiettivo vuol dire che funziona, ma se centra il bersaglio allora è un successo.”
“L'innovazione è l'argomento centrale della prosperitàeconomica.”
“Una strategia, per funzionare, deve avere continuità, non può essere costantemente reimpostata.”
“La strategia competitiva consiste nel porsi in modo diverso, nel scegliere deliberatamente di agire differenziandosi dagli altri per ottenere un mix unico ed originale di valori.”
“Avere una strategia vuol dire togliersi dalla competizione e compiere azionidiverse, non migliori.”
“Il nocciolo di ogni strategia? Scegliere cosa non fare.”
“Ogni uomo in possesso delle sue facoltà è abituato a pesare l'evidenza e a essere guidato e spinto alla decisione dalla sua preponderanza. Quando sono presentate, con la loro evidenza, varie conclusioni con egual cura ed egualeaccortezza, vi è una certezzamorale, anche se alcuni possono fuorviarsi, che il più gran numero giudicherà rettamente, e che la forza di evidenza più grande, dovunque essa sia, produrrà la più grande impressione.”
“La guerra è una brutta cosa, ma non è la più brutta di tutte. Lo stato di decadimento della morale e dei sentimenti patriottici che fa pensare che nulla valga una guerra, è molto peggio. La persona che non ha nulla per cui sia pronta a combattere, nulla che sia più importante della sua propria sicurezza personale, è una creatura affranta e non ha opportunità di essere libera a meno che non sia resa e mantenuta tale dallo sforzo di uomini migliori di lui.”