“Certo, certissimo, anzi probabile.”
“I nomi collettivi servono a fareconfusione. 'Popolo, pubblico...' Un bel giorno ti accorgi che siamo noi; invece credevi che fossero gli altri.”
“L'insuccesso mi ha dato alla testa.”
“Niente di più triste di un artista che dice: 'Noi pittori', oppure: 'Noi scrittori'; e sente la sua mediocrità protetta e confortata da tutte le altre mediocrità, che fanno numero, società, sindacato.”
“L'immaginazione al potere. Ma quale immaginazione accetterà di restarvi?”
“Esserepessimisti circa le cose del mondo e la vita in generale è un pleonasmo, non è che anticipare quello che accadrà.”
“Un libro sogna. Il libro è l'unico oggetto inanimato che possa avere sogni.”
“Ha una tale sfiducia nel futuro che fa i suoi progetti per il passato.”
“La castità è il miraggio degli osceni.”
“L'omosessualità per la classe povera non è un vizio ma un modo per accedere alle classi superiori.”
“Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.”
“Dio ci ama (di questo ne abbiamo continuamente conferma), il guaio è che vuole essere contraccambiato. Io, se mai mi decidessi ad amarlo, non vorrei nulla in cambio. Il mio difetto è la generosità, il disinteresse.”
"E vissero tutti infelici e scontenti". Così, per non ingannare il suo bambino termina le favole.
“Gabriele D'Annunzio è un cretinoilluminato da lampi di imbecillità.”
“Nei miei ritratti infantili sempre mi colpisce uno sguardo di rimprovero, che non può essere diretto che a me. Sarei stato io la causa della sua futura infelicità, lo presentiva.”