“Prima di farmi male all'anca, pensavo che andare in palestra fosse da imbranati.”
“Non venderti allo scoperto perché senza quello non puoi andare lontano nella vita perché dopo lo sport l'unica cosa che conosci è lo sport e non puoi fare nient'altro con quello.”
“Il mio più grande successo è essere un padre meraviglioso per i miei figli.”
“Se hai quattro anni per completare la tua istruzione universitaria, fallo.”
“Ho imparato che l'unico modo in cui puoi arrivare da qualche parte nella vita è di lavorare duro. Sia che tu sia un musicista, uno scrittore, un atleta o un uomo d'affari, non ci sono scorciatoie. Se lo farai, vincerai - se no perderai.”
“L'unico che mi può battere sono io.”
“La mente è assolutamente fondamentale nel raggiungimento dei risultati, anche per gli atleti. La psicologia dello sport è una parte molto piccola, ma è estremamente importante quando si vince e si perde le gare per centesimi o addirittura millesimi di secondo.”
“Io lavoro duramente per migliorare me stesso come persona - come padre, come marito, come manager. Sono sempre concentrato in quella missione.”
“La vita è spesso comparata con una matarona, ma io penso che sia più simile ad essere un velocista: lunghi tratti di duro lavoro scanditi da brevi momenti in cui ci è data la possibilità di fare del nostro meglio.”
“L'età non è un ostacolo, ma un limite che poni alla tua mente.”
“È meglio guardare avanti e prepararsi che guardare indietro e dispiacersi.”
“Per me è la sfida - la sfida di cercare di battere me stessa e di fare meglio di quanto abbia fatto in passato. Io cerco di tenere a mente non ciò che ho realizzato ma ciò che voglio tentare di realizzare in futuro.”
“Se non ti spingi al di là della zona di comfort, se non chiedi costantemente di più a te stesso, crescendo e imparando lungo la strada, scegli di vivere in una zona di torpore. E ti neghi l’opportunità di compiere un viaggiostraordinario.”
“Non fermarti, né davanti all’inferno, né davanti all’acqua alta. E, a quanto pare, ti aspettano entrambi.”
“Non è importante arrivare sani e salvi alla fine di quel viaggio che è la vita, quanto piuttosto di arrivarci di traverso, trascinato dall’impeto della corsa, completamente logorato, sfinito, esclamando a gran voce: «Wow! Che giro!».”