“Noi, che nel nuovo secolo abbiamo imparato a non lasciarci più sorprendere da alcuno scoppio di bestialità collettiva, noi che ogni nuovo giorno ci aspettavamo eventi più empi e scellerati del precedente, siamo molto più scettici a proposito di una perfettibilità morale del genere umano.”
“Allora si viveva di ricordi come al giorno d’oggi si vive della capacità di dimenticare in fretta e con determinazione.”
Nel 1986 sembrava ancora naturale per degli scrittoridichiarare di essere, come disse Shelley, “i misconosciuti legislatori del mondo”, di credere nell’arte delle lettere come giusto contrappeso del potere, e di vedere nella letteratura una nobileforza transnazionale e transculturale che poteva, secondo la grande formulazione di Bellow, “allargare un poco l’universo”. Vent’anni dopo, in un mondo ammutolito e spaventato, semplici artigiani delle parole avrebbero trovato più difficile fare certe dichiarazioni. Più difficile, ma forse non meno necessario.
“Sull'uguaglianza si basa ogni fondamento della societàindustriale.”
“È impossibile separare la scienza dal suo contesto storico sociale concreto. L'immagine dello scienziato chiuso in laboratorio che fa la grande scoperta è un po' comica. A promuovere la scienza sono innanzitutto i gruppi interessati a usarne le ricadute: l'università, l'industria sempre più immateriale, i grandi centri medici e farmacologici, l'esercito.”
“La Germania nel Novecento ha sempre perso tutte le guerre e ha sempre vinto tutte le paci, grazie alla sua eccezionale alta produttività del lavoro, frutto del disciplinamento sociale che è proprio della sua cultura antropologica.”