“L’arroganza, la presunzione, il protagonismo, l’invidia: questi sono i difetti da cui occorre guardarsi.”
“Tutto quello che so è che sto diventando matta. Sono stufa di tutti questi ego, ego, ego. Del mio e di quello di tutti gli altri. Sono stufa della gente che vuole arrivare, fare qualcosa di notevole eccetera, essere un tipo interessante. È disgustoso, disgustoso e basta. Me ne infischio di quello che dicono.”
“Se non fossimo così interessati a noi stessi, la vita sarebbe così poco interessante che nessuno di noi sarebbe in grado di sopportarla.”
“Non vivi in un mondo tutto da solo. Ci sono anche i tuoi fratelli.”
“La coppia, come forma di comunità, è diventata troppo impegnativa per un’umanità di narcisi patologici. La coppia è l’embrione di qualunque tipo di società. Uno più uno, la somma più elementare, quella che rende possibili tutte le altre somme. Se non si riesce a fare più neanche uno più uno, vuol dire che nessun’altra somma sarà mai più possibile... Esisterà solo l’uno.”
“Se ho una sindrome, è una sindrome composita. Multipla. Oltre a darmi decisamente sui nervi i selfie, l’esibizionismo individuale e di gruppo, l’abuso dell’egòfono (per non dire dell’esultanza dei calciatori che in un certo senso riassume tutte le precedenti degenerazioni in brevi sequenze, a loro modo magistrali), comincio a nutrire una inedita diffidenza fisica per gli esseri umani. Non che li trovi brutti. Li trovo ingombranti.”