“Il nostro esserci qui e ora induce l’aspettativa che ci saremo sempre – promessa priva di sostanza. Mi piaceva l’idea che da un simile ribaltamento l’egoismo uscisse smussato, che al pensiero della propria morte venisse quasi da chiederescusa per l’involontario abbandono: anziché preoccuparsi per la propria sorte, chiedersi come sarà, non per noi ma per gli altri.”
“- Tyrion: Per tutta la vita hai sognato di vedermi morto.- Tywin: Sì. Ma ti sei sempre rifiutato di farlo. Lo rispetto, sai? È una cosa che ammiro, lottare per ciò che ci appartiene.”
“Voi morirete, ma non potrete mai comunicare a nessuno la sostanza più intima della vostra idea.”
“Ti guarderò morire!”
“D'altronde, sono sempre gli altri che muoiono.”
“Bisognerebbe avvertire tutti di tali eventi. Comunicare loro che l’immortalità è mortale, che può morire, che è successo, che continua a succedere, che essa non si palesa mai in quanto tale, che è la duplicità assoluta. Che non esiste nel particolare, ma soltanto in linea di principio. Che certe persone possono celarne la presenza, a condizione che lo ignorino, e che certe altre possono svelarne la presenza nelle prime, alla stessa condizione, ignorando di poterlo fare. Che la vita è immortale mentre è vissuta, mentre è in vita. Che l’immortalità non è una questione di tempo, non è una questione di immortalità, è qualcosa di ignoto. Che è falsodire che non ha principio né fine, come è falsodire che comincia e finisce con la vita dello spirito, poiché partecipa dello spirito e del trascorrere sulle orme del vento. Guardate le sabbiemorte dei deserti, i corpimorti dei bambini: l’immortalità non passa di lì, si ferma e li evita.”