“La tassazione costituisce un furto puro e semplice, anche se su scala grandiosa e colossale, che nessun criminale comune potrebbe mai sperare di compiere.”
“Ad Hollywood niente è certo eccetto la morte, le tasse e gli agenti.”
“Lo Stato, a differenza di quanto accade con una banda di malfattori, non è considerato una organizzazionecriminale; anzi, solitamente i suoi tirapiedi hanno rivestito le posizioni più elevate nella società. Si tratta di una condizione che permette allo Stato di cibarsi delle proprie vittime e, al tempo stesso, di raccogliere il sostegno, o almeno l’acquiescenza, di gran parte di esse a questo processo di sfruttamento.”
“Lo Stato può essere definito come l’organizzazione che possiede una o entrambe (di fatto, quasi sempre entrambe) le seguenti caratteristiche: (a) esso raccoglie le proprie entrate per mezzo della coercizione fisica (la tassazione), e (b) raggiunge un monopolio forzato della violenza e del potere decisionale ultimo su un certo territorio. Entrambe queste attività essenziali dello Stato costituiscono un’aggressionecriminale e una depredazione dei giusti diritti di proprietà privata dei suoi sudditi.”
Soltanto lo Stato realizza le proprie entrate con la coercizione, minacciando pene severe qualora esse non si dovessero materializzare. Questa coercizione va sotto il nome di “tassazione”, sebbene in altre epoche sia stata definita “tributo”.
Mentre il furto commesso da una persona o da più persone o gruppi è un male, se è lo Stato a compiere tali azioni, allora non si tratta più di un furto, bensì dell’atto legittimo, e perfino consacrato, detto “tassazione”.