“Non sembriamo capaci di controllare il crimine, perché allora non legalizzarlo e poi tassarlo in modo che fallisca?”
“Temo che la magistratura torni alla vecchiaroutine: i mafiosi che fanno il loro mestiere da un lato, i magistrati che fanno più o meno bene il loro dall'altro, e alla resa dei conti, palpabile, l'inefficienza dello Stato.”
“Io dico che bisogna stare attenti a non confondere la politica con la giustizia penale. In questo modo, l'Italia, pretesaculla del diritto, rischia di diventarne la tomba.”
“Se un pentito rivela che un candidato è stato aiutato dalla mafia per interessamento di un alto esponente del suo partito, che invece risulterebbe un suo avversario, la rivelazione batte la logica, e si va avanti lo stesso... La certezza è che così non si fa un passo avanti nella dura lotta alla mafia.”
“Il P.M. non deve avere nessun tipo di parentela con il giudice e non deve essere, come invece oggi è, una specie di paragiudice. Chi, come me, richiede che (giudice e P.M.) siano, invece, due figure strutturalmente differenziate nelle competenze e nella carriera, viene bollato come nemico dell'indipendenza del Magistrato, un nostalgico della discrezionalità dell'azione penale, desideroso di porre il P.M. sotto il controllo dell'Esecutivo.”
“La magistratura ha sempre rivendicato la propria indipendenza, lasciandosi in realtà troppo spesso irretire surrettiziamente dalle lusinghe del poterepolitico. Sotto la maschera di un'autonomia formale, il potere ci ha fatto dimenticare la mancanza di un'autonomiareale. Abbiamo sostenuto con passione la tesi del pubblico ministero indipendente dall'esecutivo, accorgendoci troppo tardi che, per un pubblico ministero privo di mezzi e delle capacità per un'azione incisiva, autonomia e indipendenza effettive sono un miraggio o un privilegio di casta.”