“- Alberto: Ma chi sei?- Moraldo Rubini: Moraldo.- Alberto: Chi sei?- Moraldo Rubini: Moraldo.- Alberto: Non sei nessuno, tu. Non siete nessuno tutti, tutti quanti. Tutti... Ma sì, che vi siete messi in testa voi, che vi siete... E lasciami, lasciami: mi fate schifo, mi fate...”
“Gli uomini non potendo per sé stessi acquistare la propria e l'altrui stima, si studiano d'innalzarsi, paragonando que' difetti che per ventura non hanno, a quelli che ha il loro vicino. Ma chi non si ubriaca perché naturalmente odia il vino, merita egli lode di sobrio?”
“Una domenica intesi il parroco che sgridava i villani perché s'ubbriacavano. E non s'accorgeva come avvelenava a que' meschini il conforto di addormentare nell'ebbrietà della sera le fatiche del giorno, di non sentire l'amarezza del loro pane bagnato di sudore e di lagrime, e di non pensare al rigore e alla fame che il venturo verno minaccia.”
“Rifuggi sempre dalla volgarità: come l'ebbrezza è resa volgare dall'ubriachezza, così ogni atto nostro può essere talvolta reso volgare anche dalla sola intenzione.”
“Sotto l’effetto dell’alcol l’adulto ritorna un bambino, che prova il piacere di pensare liberamente come vuole senza dover fareattenzione alla costrizione della logica.”
“L'unica cosa che lui abbia mai voluto era divertirsi. E spero che ci sia riuscito, oltre il fondo di un bicchiere. Perché la vera felicità, i veri amici, sono quello per cui vale la penavivere. Per cui vale la penalottare!”