“A perenne vanto della scienza sta il fatto che essa agendo sulla menteumana ha vinto l'insicurezza dell'uomo di fronte a se stesso e alla natura.”
“Il grandioso scopo della scienza è di abbracciare la massima quantità di fatti empirici attraverso deduzionilogiche fatte a partire dalla minima quantità di ipotesi o di assiomi.”
“Una teoria dovrebbe essere dimostrata per mezzo di esperimenti, ma non è il sentimento che dovrebbe guidare dall'esperimento alla nascita di una teoria.”
“La scienza può solo accertare ciò che è, ma non ciò che dovrebbe essere, ed al di fuori del suo ambito restano necessari i giudizi di valore di ogni genere.”
“La preoccupazione dell'uomo e del suo destino devono sempre costituire l'interesse principale di tutte le iniziative tecniche. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni.”
“Il grande obiettivo della scienza è di coprire il più gran numero di fatti empirici con deduzionilogiche tratte dal minor numero di ipotesi o assiomi.”
“Strano come la scienza che ai vecchi tempi sembrava inoffensiva si sia trasformata in un incubo che fa tremare tutti.”
“L'uomo che è convinto dell'esistenza e della operatività della legge di causalità non può concepire l'idea di un Essere che interferisce con il corso degli eventi. A patto naturalmente che egli prenda l'ipotesi della causalità veramente sul serio.”
“Non sono i frutti della ricerca scientifica che elevano un uomo ed arricchiscono la sua natura, ma la necessità di capire e il lavorointellettuale.”
Ciò che chiamiamo "progresso" è la sostituzione di una seccatura con un'altra seccatura.
“I tempi bui hanno un valorescientifico. Sono occasioni che uno disposto ad imparare non vorrebbe perdere.”
“Agli uomini incanta meravigliarsi. Questo è il seme della scienza.”
“La vita è un progresso, non una stasi.”
“I due partiti che dividono lo stato, il partito della Conservazione e quello dell'Innovazione, sono molto vecchi, e hanno disputato il possesso del mondo sin da quando è stato creato.”
“Se non ci turbasse la paura delle cose celesti e della morte, nel timore che esse abbiano qualche importanza per noi, e l'ignoranza dei limiti dei dolori e dei desideri, non avremmo bisogno della scienza della natura.”