“La noia è il regno legittimo del filantropo.”
“Se vogliamo paragonare la vita a qualcosa, dobbiamo paragonarla a un volo attraverso la metropolitana lanciata a ottanta chilometri all'ora... per approdare all'altra estremità senza più una sola forcina nei capelli.”
“Siamo dunque fatti in modo tale da dover prendere la morte a piccole dosi, giorno per giorno, per continuare ad affrontare l’impresa di vivere?”
“Gli esseri umani non hanno bontà, né fede, né carità, salvo quando serve ad aumentare il piacere del momento.”
“Quando la vita si ritraeva per un istante, la gamma delle esperienze pareva non aver limiti.”
“Le donne sono servite in tutti questi secoli come specchi che possiedono il potere magico e delizioso di riflettere la figura dell'uomo al doppio della sua dimensione naturale.”
“Stanotte avrò il piacere di finirlo – ma perché dovrebbe essere un piacere, visto che ho goduto quasi ogni strofa, non saprei. Ma è sempre così, che il libro sia bello o brutto.”
“È proprio vero che la poesia è deliziosa, infatti la prosa migliore è piena di poesia.”
“Le recensioni, i saggi, il diario, hanno la medesima importanza dei libri più celebri, sono altrettanti tasselli di una ricercaintellettuale che, anno dopo anno, intrecciando attività pubblica e meditazione privata, acquisisce sempre maggior forza.”
“I romanzi molto spesso costituiscono un antidolorifico e non un antidoto, fanno scivolare una persona in un sonnoagitato invece di eccitarla con un marchio rovente.”
“Un buon pranzo giova molto alla conversazione. Non si può pensare bene, né amare bene, se non si è pranzato bene.”
“Il non essere è simile all'ovatta, in cui sono avvolte le nostre giornate. Tutto il problema dell'esistenza consiste nel cogliere i momenti in cui le cose si fanno trasparenti e si trova la traccia. Come se, per uno squarcio improvviso, il fondo dell'essere divenisse visibile e la poesia si facesse realtà.”
“Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possederedenaro e una stanza tutta per sé.”
“Io ho perso degli amici, alcuni a causa della morte, altri per una pura incapacità di attraversare la strada.”
“Perché una volta che il male di leggere si è impadronito dell'organismo, lo indebolisce tanto da farne facilepreda dell'altro flagello, che si annida nel calamaio e che suppura nella penna.”