“Oddio c'ho la tasta sulla teglia! C'ho la teglia sulla tasta! C'ho la taglia sulla testa!”
“Se avessi avuto un pizzico di fortuna suonerei in piazza, sarei un direttore di banda, come Arturo Toscana, Toscanini, Toscanelli... come si chiama si chiama, certo è che a me questi toscani mi fanno ridere. Vuoi mettere l'orecchio musicale dei napoletani!”
“Il trombone, checché se ne dica, eziandio, è sempre un trombone.”
“Lei è un cretino, si specchi, si convinca.”
“Sono integro e puro, non ho commessopeccati né di carne, né di pesce.”
“L'elettricità scarseggia, i condannati a morte vanno a finire sulla sedia a gas.”
“Mi stanno per arrestare, è una questione di secondi, anzi di secondini.”
“Casbah mia, Casbah mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia.”
“Qui si tollerano troppe cose: questa è una Casbah di tolleranza e, coi tempi che corrono, c'è pericolo che la chiudano.”
“Appena salgo su una nave per scappare dalla Casbah, subito mi arrostano... mi arrestano, c'è una taglia sulla mia testa. Sono tagliente.”
“Un posto da guardiano del cimitero non si rifiuta: a cimitero donato non si guarda in bocca. E poi in casa c’è un silenzio di tomba.”
“Lei è venuto per un decesso? Ho capito, vada in fondo a destra.”
“La vedova è la moglie di un cadavere.”
“Futurista, impressionista, realista? Veramente io sono socialdemocratico monarchico napoletano.”
“Lei di cognome fa Grancassa? Ah sì... come trombone.”