“La lode che s'acquista in non lasciarsi offendere avanza la gloria che si guadagna vendicandosi.”
“De' gesuiti il padre sacristano per raffrenar la sua lussuria tanta, cacciò il cazzo e i coglion nell'acqua santa. Fu caso meritorio oppur profano?”
“Posami questa gamba in su la spalla, et levami dal cazzo anco la mano, e quando vuoi ch'io spinga forte o piano, piano o forte col cul sul letto balla.”
“Fottiamoci anima mia, fottiamoci presto,poiché tutti per fotter nati siamo;e se tu'l cazzo adori, io la potta amo,e saria 'l mondo un cazzo senza questo.”
“Livia volea saper che cosa è amore e per questo si fe' chiavar alquanto; nacque in questa maniera un dubbio intanto s'ella sol per provar commise errore?”
“Avea locato Giulia di Martino un frate per chiavarla un tanto al mese. In otto giorni fu stanco il meschino per il soverchio scuoter dell'arnese: e in suo loco lasciò fra Venturino per darsene a quell'opra a proprie spese. Utrum per questa satisfazione deve perdere il salario il fra Briccone?”
“Meritano più lodi coloro che sanno soffrire l'infelicità che quelli che temperano se stessi nella contentezza.”
“Nei gran caldi di luglio frate Alberto, per schivar l'ozio e tutti gli altri vizi, menava il cazzo a tutti i suoi novizi. Fu questa opra profana ovver di merito?”
“Frate Cipolla gran predicatore veggendo gli altri frati a buggerare, trovato un fraticel si mise in core voler un tal secreto anch'ei provare; ma ben presto alla prima fece errore spingendo il cazzo in su senza bagnare, onde fe' di quel cul un melgranato. Utrum se per provar fece peccato?”
“Il mondo ha molti re e un sol Michelagnolo.”
“Mentre con divozion stava parlando suor Cherubina con fra Galeazzo, per disgrazia la madre starnutando cacciò un peto dal cul con gran schiamazzo. Il frate a quel saluto diè rimando e le rispose in fretta: qualche cazzo. La monaca turbossi e l'ebbe a male. Utrum se questo fu caso papale?”
“Fottendo un frate a gambe in spalla un tratto con un palmo di cazzo un'abadessa, dal gran piacere in paradiso astratto non conosceva il tondo della fessa; onde spinto da furia come un matto, nel tondo avendo la sua lancia messa disse: Oh che dolce di peccar cagione! Utrum se il cazzo suo fu buggerone?”
“Ove 'l mettrete voi? ditel' di gratia, dietro o dinanzi? io l' vorrei sapere, perché farovi forse dispiacere se ne'l cul me lo caccio per disgratia.”
“Guardatemi dai sorci or che son unto.”
“I vecchi sono eunuchi del tempo.”