“Che cosa si può, che cosa si deve fare di tutto il tempo che ci sta davanti, aperto e informe, lieve come una piuma nella sua libertà e pesante come il piombo nella sua incertezza?”
“Se possiamo vivere solo una piccola parte di quanto è in noi, che ne è del resto?”
“Ci si accorge subito se uno è un lettore oppure no: tra gli esseri umani non c’è differenza più grande.”
“A incontrarsi non sono gli uomini, bensì le ombre gettate dalle rappresentazioni mentali che gli uni si fanno degli altri.”
“Compatiamo le persone che non possono viaggiare perché, non potendo spaziare all’esterno, non sono in grado di spaziare nemmeno all’interno, non possono moltiplicarsi e così sono impossibilitate a intraprendere ampie escursioni in se stesse e a scoprire chi e che cosa sarebbero potute diventare.”
“Non si è veramente vigili e consapevoli se non si scrive.”
“Quando la dittatura è una realtà di fatto, la rivoluzione è un dovere.”
“Non si può fare degli altri le pietre da costruzione della propria vita, i portatori d’acqua nella rincorsa alla propria felicità.”
“Quelli che non seguono i moti della propria anima, è inevitabile che siano infelici.”
“Il vero regista della nostra vita è il caso.”
“La cosiddetta maturità è opportunismo, oppure un segno di pura stanchezza.”
“Il passato è per lo più consegnato all’oblio e accessibile in minima parte attraverso disordinate schegge del ricordo che si accendono in rapsodica casualità e poi si estinguono.”
“Lasciamo qualcosa di noi stessi quando lasciamo un posto, ci rimaniamo, anche se andiamo via.”
“Una sensazione non è più la stessa quando arriva la seconda volta, ci stanchiamo dei nostri sentimenti quando arrivano troppo spesso e durano troppo a lungo.”
“La vita non è ciò che viviamo; è ciò che immaginiamo di vivere.”