“Avrei dovuto sapere che l'involucro emotivo che ci riveste è quanto di più vulnerabile esista. È molle come cera, e le parole sono lapilli incandescenti.”
“È strano accorgersi di quanto siano tortuosi e malevoli i nostri pensieri, soprattutto durante un'attività che non ci impegna la mente, come può esserlo la guida di un'automobile. Nel corso di una giornata tutti noi pensiamo alla morte molto più di quanto siamo disposti ad ammettere, e non parlo solo della nostra morte, ma fantastichiamo anche su quella degli altri, soprattutto su quella delle persone che ci circondano, che vivono con noi, dei nostri cari, delle persone che amiamo, per non parlare poi di quelli che siamo costretti a odiare.”
“Era possibile che io e lei, nati in date e in luoghi diversi, fossimo venuti al mondo con la stessa finalità, attratti attraverso il caos di esistenze altrui in questo luogo preciso, in questo preciso momento?”
“Anche il pensiero della morte fa meno paura alla luce del sole.”
“Talora i nostri desideri e le nostre aspettative possono distorcere la realtà al punto da farci vedere o udire delle cose che nulla hanno a che fare con noi.”
“Solo lì mi sento vivo, lì dove esiste l’unicavita che riconosco rispetto a quest’altra, miserevole e contraddittoria.”
“Ma non ci si arricchisce risparmiando! Non si raggiunge alcun luogo restando fermi.”
“Così aveva sempre immaginato il mondo dell’arte: un luogo elevato, inaccessibile, al disotto del quale tumultuava senza posa la massa dei miserabili.”
“C’è sempre un dettaglio la cui presenza è in grado di alterare l’intero sistema.”
“La morte si affronta liberandosi da ogni panoplia: si va senza armi, senza scudi né corazze. In essa si entra nudi come si era alla nascita.”
“Giunge sempre il momento in cui cadono tutte le nostre illusioni, e con esse anche ogni simbolo di protezione e di buon augurio: talismani, formule, preghiere, immagini sacre... ogni cosa.”
“Non sapevo quale prezzo l’arte debba pagare alla vita, quale esosotributo l’ideale debba versare alla materia.”
“Quando ci troviamo di fronte a qualcosa che altrimenti apparirebbe incomprensibile, ci aggrappiamo al nome che gli è stato dato, e questo ci dà l'illusione di avere la conoscenza di ciò che osserviamo.”
“La perfezione è il punto di fuga di una strada senza fine, è il miraggio che si sposta davanti a noi, è l’ultimo piolo di una scala circolare.”
“Shakespeare dice che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, ma, in realtà, la traduzione 'sostanza' non è esatta, perché dovremmo dire: trama, tessuto. È qualcosa che ci riveste.”