“La pazzia non è perdita astratta della ragione – né secondo il lato dell’intelligenza, né secondo quello della volontà e della sua imputabilità –, bensì è soltanto disordine interno, soltanto contraddizione entro la ragione stessa, la quale è ancora data; analogamente, la malattia fisica non è perdita astratta, cioè totale, della sanità (una perdita di questo tipo sarebbe la morte), bensì una contraddizione entro la sanità stessa. ”